Hanno risposto in 78, da tutta Italia e con profili di altissimo livello, alla seconda edizione del Progetto della Fondazione Giuseppina Mai “Women in STEM”, che nasce con l’obiettivo di supportare le studentesse iscritte alle discipline Stem a realizzare i propri percorsi di carriera favorendo allo stesso tempo l’aumento della presenza femminile nel tessuto produttivo del Paese e all’interno del mondo della ricerca e innovazione.
L’iniziativa, rivolta alle studentesse iscritte al primo anno del Corso di Laurea Magistrale nelle discipline Science, Technology, Engineering, Mathematics ha premiato le 8 più meritevoli, che hanno vinto le borse di studio del valore di 3mila euro messe a disposizione dalla Fondazione Giuseppina Mai di Confindustria, in collaborazione con Assolombarda nell’ambito del progetto STEAMiamoci, Fondazione Bracco e Space Work Srl.
Il progetto intende promuovere la presenza femminile nelle facoltà scientifiche in cui la percentuale di donne iscritte è minore e, accompagnando le studentesse verso percorsi professionali nel campo dell’innovazione e della tecnologia, contribuisce a ridurre il tasso di abbandono precoce degli studi universitari. L’Italia, infatti, sconta un divario rispetto agli altri paesi, nella diffusione dell’approccio scientifico. Per questo vanno supportate tutte le azioni necessarie per effettuare un grande salto culturale che coinvolga le famiglie e la società, anche attraverso un orientamento scolastico mirato che incoraggi le ragazze a scegliere dei percorsi di studio nelle lauree STEM.
“È importante aumentare la presenza delle donne nelle discipline STEM, che rappresentano le competenze del futuro e che sono sempre più richieste nel mondo del lavoro” – ha affermato Diana Bracco, Presidente Fondazione Mai di Confindustria. “Il progetto Women in STEM rappresenta un contributo concreto per valorizzare la componente femminile all’interno di un Sistema integrato di Ricerca, Sviluppo e Innovazione. Un sistema, basato sulla partnership pubblico – privato e sulla cogenerazione, che ha un ruolo essenziale per vincere sfide come digitale, green, energia e salute” ha aggiunto.
Secondo Giovanni Brugnoli, Vice Presidente di Confindustria per il Capitale Umano: “Confindustria è in prima linea nell’orientamento delle giovani donne verso le competenze Stem e premia coloro che scelgono questi percorsi affinché possano ispirare tante loro coetanee. Abbiamo bisogno di più competenze tecnico-scientifiche per l’industria e per il Paese e abbiamo il dovere di farle conoscere alle nuove generazioni ed in particolare alle ragazze che possono portare un contributo fondamentale di qualità e quantità al nostro capitale umano”.
“Promuovere l’istruzione femminile nelle STEM è un investimento per il futuro delle imprese e della società” – ha osservato il Presidente di Assolombarda, Alessandro Spada – “considerando quanto l’eliminazione del gap di genere possa garantire maggiore diversità e adattabilità alle sfide tecnologiche, opportunità di carriera e crescita personale per le giovani donne, un bilanciamento più maturo dell’asse vita-lavoro. Con Assolombarda crediamo sia cruciale mettere in campo azioni concrete per garantire condizioni abilitanti per l’empowerment femminile. Anche per questo abbiamo deciso, quest’anno, di aprire un asilo nido all’interno del nostro Palazzo, il primo dell’intero sistema confindustriale. L’obiettivo è rispondere all’urgenza di sostenere le lavoratrici e i lavoratori nel bilanciare vita professionale e familiare, che sappiamo essere uno degli aspetti chiave per supportare le donne nel partecipare alla vita economica del Paese”.
“La presenza femminile nelle lauree STEM è fondamentale per promuovere l’uguaglianza di genere e favorire l’innovazione, stimolando soluzioni più diverse e inclusive per le sfide del futuro” ha aggiunto infine Dorika Franchini, Presidente di Space Work.