Un confronto tutto al femminile per riflettere insieme in occasione della Giornata internazionale della donna è stato promosso dall’Associazione E’ Solidarietà, da Confindustria Crotone e dall’ Osservatorio contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro della Regione Calabria.
All’incontro erano presenti la direttrice dell’ Ufficio Diocesano Pastorale del Lavoro, Rossella Spinelli, il Questore di Crotone, Marco Giambra, l’Assessore alle Attività produttive del Comune di Crotone, Maria Bruni, il Consigliere della Provincia di Crotone, Raffaele Gareri, il Capitano di vascello, Emanuele Mirante, il Comandante Gruppo territoriale Guardia di Finanza, Giuseppe Campobasso.
“La costituzione dell’Osservatorio regionale e la sua missione ci ricordano, se ancora fosse necessario, quanto sia determinante per la crescita economica e sociale di un paese consolidare sempre più la cultura della sicurezza, del rispetto e del benessere organizzativo, in ogni luogo di aggregazione e condivisione, nelle famiglie, nelle imprese, nelle amministrazioni pubbliche. Abbiamo promosso questo momento di incontro per condividere riflessioni utili a fortificare l’impegno a superare la deriva dell’ingiustizia, coltivare il rispetto nei confronti dell’altro e garantire la pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali, come recita l’art. 3 della nostra Costituzione”, così Mario Spanò, Presidente Confindustria Crotone, ha commentato l’evento svoltosi l’8 marzo nella sede dell’Associazione industriali.
Moderati dall’avv. Lorenza Iannotta, Dirigente dell’Associazione E’ Solidarietà, i lavori sono stati animati dagli interventi dell’Avv. Teresa Battigaglia, Presidente Associazione Donne Giuriste Italia – Sezione di Crotone, e la Dott.ssa Elisa marchetto, Magistrato del Tribunale di Crotone.
L’avvocata Iannotta ha sottolineato l’importanza nella giornata internazionale delle donne di celebrare l’impegno ad agire ed a cambiare che tante donne testimoniamo quotidianamente. Ha ricordato in particolare la visita a Crotone nel gennaio 2023 di Francesca Montinaro, moglie di Antonio Montinaro, l’agente di Polizia della scorta di Giovanni Falcone ucciso nella strage di Capaci, che con la sua continua testimonianza ricorda il sacrificio degli uomini e delle donne della Magistratura e delle Forze dell’Ordine in difesa della legalità.
Un percorso tra le tappe salienti delle conquiste delle donne in Italia, è stato tracciato dall’avvocata Battigaglia. Dal riconoscimento del diritto di voto alle donne nel 1944 fino alla legge del 1981 che ha abolito il delitto d’onore e le nozze riparatrici, a 16 anni dall’atto coraggioso di Franca Viola, siciliana che nel 1965 rifiutò pubblicamente il matrimonio riparatore con il suo aguzzino che l’aveva fatta rapire. Le discriminazioni nei luoghi di lavoro ed anche nel linguaggio continuano ad essere diffusi e richiedono grande impegno per superare tante ingiustizie nei confronti delle donne.
Il Magistrato Elisa Marchetto ha evidenziato che solo nel 1964 entrarono le prime 8 donne in Magistratura, incontrando un luogo ostile che faticava a riconoscere pari dignità. Oggi le donne in magistratura sono il 56% ma solo il 20% ricopre ruoli direttivi. Il Magistrato ha sottolineato che stanno aumentando le denunce delle donne, segno di una maggiore consapevolezza e volontà di difendersi, e le misure adottate per tutelare le vittime di abusi. Ha rivolto infine un invito a stimolare sempre il dibattito sulla parità di genere per aumentare consapevolezza e determinazione sulle scelte a supporto delle pari opoortunità.
Ha chiuso l’incontro la Presidente dell’Osservatorio contro le discriminazioni sui luoghi del lavoro della Regione Calabria, Dott.ssa Ornella Cuzzupi, lanciando un messaggio di impegno per denunciare le discriminazioni nei luoghi di lavoro. “L’Osservatorio ha recentemente firmato una convenzione con l’UNAR, Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali a difesa delle differenze. È uno strumento per rendere concrete una serie di azioni da mettere in campo direttamente sui territori e tra la gente, al fine di contrastare ogni tipo di ingiustizia. La Calabria può dire no alle discriminazioni ed ha capacità, competenze ed intelligenza per affrontare questo percorso di reale rinnovamento culturale”, così ha concluso la Presidente Cuzzupi.