In occasione della ricorrenza della Festa del Lavoro, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato due aziende del Distretto Agroalimentare del cosentino ed è intervenuto alle celebrazioni ufficiali, che si sono svolte il 30 aprile 2024, insieme al Ministro del Lavoro.
In particolare, il Capo dello Stato ha incontrato gli imprenditori e i lavoratori degli stabilimenti GIAS di Mongrassano Scalo e Granarolo Assolac di Castrovillari.
A ricevere il Presidente della Repubblica ed il seguito presidenziale, al suo arrivo a Mongrassano, le autorità territoriali, il Presidente della Regione Roberto Occhiuto, il Prefetto della Provincia di Cosenza Vittoria Ciaramella, la Presidente della Provincia Rosaria Succurro, il Sindaco di Mongrassano Mariani. All’ingresso dello stabilimento Gias il Presidente Mattarella è stato accolto dalla Presidente della Gias Gloria Tenuta e dal Ministro del Lavoro Calderone ed ha incontrato i membri del Consiglio di Amministrazione GIAS Gennaro Scura, Pierluigi Rossi, Francesco Cribari, Nicola Zambon, Lorenzo Zambon, il Direttore di stabilimento e di produzione GIAS Luigi De Bartolo, la Responsabile stampa e relazioni esterne GIAS Michela Scura, il Presidente di Confindustria Cosenza Giovan Battista Perciaccante, il Vice Presidente designato di Confindustria Natale Mazzuca, il Presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara, il Direttore Generale di Confindustria Cosenza Rosario Branda, la Responsabile stampa Confindustria Cosenza Monica Perri.
E’ seguita la visita allo stabilimento.
A Castrovillari il presidente Mattarella è stato accolto dalle autorità istituzionali e dal Sindaco Domenico Lo Polito, dal Presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari, dalla Presidente di Granlatte Simona Caselli, dal Presidente di Assolac Camillo Nola, dal Direttore dello stabilimento Granarolo Giuseppe Morrone.
Al termine della visita allo stabilimento il Presidente della Repubblica ha fatto ingresso nel luogo della cerimonia, accolto dall’esecuzione dell’Inno nazionale intonato dai ragazzi dell’istituto comprensivo “Troccoli” di Lauropoli di Cassano all’Jonio con la direttrice Rossella Ciappetta.
LA CERIMONIA UFFICIALE E GLI INTERVENTI
La cerimonia per la Festa del Lavoro ha fatto registrare gli interventi del Presidente di Confindustria Cosenza Giovan Battista Perciaccante, del Presidente di Granarolo Gianpiero Calzolari, del Rappresentante sindacale aziendale Gaetano Piraino, del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone e del Presidente della Repubblica.
“La sua presenza a Castrovillari, nel cuore del Distretto agroalimentare del Cosentino, in occasione della festa del lavoro e dei lavoratori, rappresenta un avvenimento unico e di rilevanza assoluta per tutti noi. Questa ricorrenza, infatti, ha una storia profonda che si arricchisce e rinnova ogni anno per rendere merito a quanti quotidianamente con il loro esempio, la loro attività lavorativa ed il loro sacrificio contribuiscono alla crescita civile ed economica della società”. Così il presidente Perciaccante ha salutato il Capo dello Stato ad apertura del suo intervento all’interno dello stabilimento Assolac Granarolo. “Da cittadino e da imprenditore mi piace sottolineare che il lavoro è un bene fondamentale per l’essere umano. È in questo modo che viene garantita la libertà, l’autonomia e la dignità individuale. Riuscire ad assicurarlo adoperandosi per provare ad offrire maggiori opportunità e condizioni favorevoli, rappresenta una vera e propria questione morale che deve vedere tutti impegnati, nessuno escluso”. “Sempre più conta – ha detto ancora Perciaccante – l’affermazione dei temi legati alla sostenibilità, non solo quella ambientale, ma anche quella sociale, economica e finanziaria. In questo scenario in sistematico divenire, le imprese sono costrette a muoversi con rapidità e ad innovare in maniera costante. Innovare e cambiare sono dunque imperativi, sfide che non si possono disattendere o rinviare a tempi migliori. Credo che questa sia una delle lezioni che ci restituisce il sistema dell’agroalimentare del cosentino, capace di riuscire a coniugare qualità, tutela e salvaguardia delle tipicità del territorio con quelle dell’innovazione di processo, di prodotto e dei servizi indispensabili per continuare a crescere e progredire”. “La Repubblica Italiana – ha detto ancora rivolgendosi visibilmente emozionato al Capo dello Stato – è fondata su principi di uguaglianza, giustizia e solidarietà. Lei, signor Presidente, incarna questi valori e rappresenta l’unità di tutti i cittadini. La sua guida e il suo impegno sono essenziali per il bene comune e la stabilità del nostro Paese. Noi imprenditori sappiamo bene che dobbiamo fare la nostra parte”.
Ha preso, quindi, la parola il Presidente Granarolo Gianpiero Calzolari, che ha dichiarato “Emilia e Calabria condividono la stessa storia di integrazione e di valorizzazione di saperi e attività. Una storia iniziata negli anni Cinquanta. Era il 1957 quando un gruppo di mezzadri si costituirono in cooperativa per ridare dignità al loro lavoro: succedeva in Emilia come in Calabria e con il passare degli anni quei progetti si sono trasformati in imprese cooperative. Era il ’65 quando nacque la prima centrale del latte di Cosenza per garantire a tutti un latte di qualità. Poi, 24 anni addietro – abbiamo deciso di mettere insieme le nostre storie creando un asse fra Emilia e Calabria”. “Da sempre – ha detto ancora il presidente della Granarolo che ha ricordato Gaetano Nola tra gli artefici di questa realtà calabrese mancato poche settimane fa – investiamo nelle eccellenze di questo Paese nella capacità tutta italiana di trasformare una materia prima eccezionale in tante declinazioni altrettanto eccezionali. La sfida del futuro è coniugare questa capacità con le sfide della modernizzazione e dell’innovazione tecnologica. Qui non abbiamo trovato difficoltà nel fare impresa, anzi abbiamo trovato un gruppo di persone che come noi credeva nel proprio lavoro e nella propria terra”.
Emozionatissimo anche Gaetano Piraino che ha preso la parola in rappresentanza dei lavoratori. “In questa azienda – ha detto – c’è un principio fondante che è quello dello stare bene. Qui si pratica la solidarietà e il sostegno reciproco. E anche in forza di questo che nei momenti difficili, come quello della pandemia da Covid 19 – ha aggiunto – siamo stati in grado di dare il meglio di noi’.
“Soltanto il lavoro buono e di qualità contribuisce allo sviluppo e economico e sociale del Paese. Oggi siamo in Calabria una regione straordinaria con opportunità e eccellenze ma che ha anche criticità in materia di occupazione e inclusione sociale. Criticità che non possiamo né vogliamo nasconderci”. Lo ha detto la ministra del Lavoro Marina Calderone. “I dati occupazionali nel 2024 dicono che l’occupazione cresce e l’incremento è legato a contratti stabili, con aumento del lavoro femminile e giovanile. Ma i numeri restano inferiori a quelli della Ue e sulle disparità territoriali dobbiamo concentrarci. È indispensabile portare a lavorare sempre più giovani e donne. Dobbiamo formare competenze adatte ed è questa la prima sfida ad affrontare con il mondo della scuola, le Regioni, le università e le parti sociali”. “Il lavoro – ha proseguito il Ministro – è un valore sociale, è lo snodo fra l’economia e la giustizia sociale e questo significa la possibilità di accedere, come prevede la Carta costituzionale, a un lavoro giusto, equo, sicuro. Il lavoro come diritto e anche come dovere. Al centro delle nostre politiche ci devono essere le persone. Il lavoro di qualità ben retribuito è la risposta concreta all’imperativo dell’equità sociale a cui ci richiama la Costituzione. Il Primo Maggio è un appuntamento importante. È per me un onore accompagnare il Presidente della Repubblica in tanti stabilimenti del Paese, è un modo per essere vicini ai lavoratori e a tutto il mondo produttivo”.
“Il lavoro è libertà. Anzitutto libertà dal bisogno; e strumento per esprimere sé stessi, per realizzarsi nella vita” Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha iniziato il suo intervento per la Festa del Lavoro da Castrovillari. “Gli straordinari progressi della scienza e della tecnica per migliorare la qualità e la sostenibilità dei prodotti e dei servizi – ha detto tra le tante cose – devono essere sempre indirizzati alla tutela dell’integrità delle persone, dei loro diritti. A partire dal diritto al lavoro. Il lavoro deve essere libero da condizionamenti, squilibri, abusi che creano emarginazione e dunque rappresentano il contrario del suo ruolo e del suo significato. Fattori che rappresentano pesanti impedimenti al cammino dell’intera società”. “Il distretto agro-alimentare del cosentino – cui contribuite con il vostro lavoro quotidiano – oltre a essere un fondamentale generatore di risorse per il territorio e per l’economia calabrese, è un timone che può orientare lo sviluppo. Il comparto agroalimentare ha ruolo e peso cruciale nella nostra economia per la quantità di ricchezza che produce e che redistribuisce attraverso il lavoro, per la sua qualità – che è parte di rilievo della qualità e del gusto italiani – e che concorre all’identità e alla cultura stessa del nostro Paese. La dimensione di distretto è un modello tipico italiano, che aiuta a valorizzare i prodotti, a favorire una maggiore sicurezza, a potenziare la distribuzione e la penetrazione nei mercati nazionali ed esteri. un prezioso moltiplicatore di opportunità. Questo vale per i distretti industriali e vale per i distretti rurali e agro-alimentari. La dinamica di distretto può, inoltre, favorire il dialogo sociale, il dialogo tra impresa e sindacati, il dialogo tra istituzioni di livello diverso, il dialogo tra regione, comuni, aziende, cittadini, come ha auspicato il presidente Perciaccante poc’anzi. Nella storia repubblicana, dal confronto tra istituzioni e parti sociali sono giunte spinte importanti per il progresso e per la definizione e la diffusione dei diritti, per l’ammodernamento delle stesse imprese”.
Il discorso integrale del Presidente Mattarella è stato pubblicato al link https://www.quirinale.it/elementi/111002