Il sistema confindustriale calabrese ha compiuto 50 anni e ne ha celebrato storia, valori e progettualità nel corso di un partecipatissimo evento che si è svolto presso l’Aula Magna dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.
Un parterre d’eccezione ha fatto da cornice all’evento, i cui lavori hanno fatto registrare la consegna di una pergamena ai presidenti, o eredi dei leader, che nel tempo hanno guidato l’organizzazione Vincenzo Bilotti, Rocco Pratticò, Ernesto Marano, Vincenzo Speziali, Giovanni Capua, Giovanni Neri, Mario Cozza, Domenico Cozzupoli, Cesare Diano, Pippo Callipo, Umberto De Rose, Giuseppe Speziali, Natale Mazzuca e Aldo Ferrara, ai presidenti delle articolazioni territoriali Rocco Colacchio – ritirata dalla vicepresidente Maria Francesca Marino, Giovan Battista Perciaccante, Mario Spanò, Domenico Vecchio e Umberto Barreca (Giovani Imprenditori) – ritirata da Natale Santacroce, Daniele Diano (Piccola Industria), Roberto Rugna (Ance Calabria) e ai Direttori Rosario Branda, Francesca Cozzupoli, Dario Lamanna, Anselmo Pungitore, Daniela Ruperti e Luigi Leone.
Un “newdeal calabrese”, per creare le giuste condizioni di contesto necessarie per essere competitivi è la proposta lanciata dal presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, che ha aggiunto “iI sistema degli incentivi è importante, ma non vogliamo vivere in un’economia sussidiata. Pensiamo piuttosto ad un sistema capace di farsi strada per le competenze dei suoi abitanti, per l’indipendenza dei suoi imprenditori, per l’efficienza della macchina amministrativa e dell’assistenza sanitaria, oltre alla voglia di riscatto presente in ciascuno di noi. L’economia della Calabria sta crescendo, il sistema produttivo è vivo e reattivo, dobbiamo capire come cogliere questo slancio e trasformarlo in una crescita forte”. Nella relazione del presidente Ferrara largo spazio ai temi economici della Calabria, ai vincoli ma soprattutto alle grandi opportunità, delineate e condivise da tempo nel documento “Agenda Calabria”. In merito alla pubblica amministrazione, il leader degli industriali calabresi ha parlato di “strozzatura per l’attività delle imprese” per il gravoso problema del gap su infrastrutture e mobilità, ha chiarito che è ancora troppo alto e impedisce alle aziende calabresi di essere presenti sui mercati con la giusta capacità di produttività e competitività. Spazio anche per i temi del capitale umano, legalità e sicurezza, investimenti strategici come quello che si rischia di perdere della Baker Hughes.
Il tema della crescita è stato al centro dell’intervento del numero uno di Confindustria Emanuele Orsini che ha sottolineato “abbiamo bisogno che il Sud diventi più forte, perché il locomotore Italia è unico, quindi più forte è il Mezzogiorno, più tutta l’Italia andrà bene. Ricordo l’ottimo lavoro fatto da Confindustria, e in particolare dal vice presidente per le Politiche strategiche per lo Sviluppo del Mezzogiorno, Natale Mazzuca, per aumentare le disponibilità economiche sulle Zes, quasi raddoppiate. Ora dobbiamo fare il nostro dovere e mettere a terra gli investimenti che sono stati proposti dal governo – ha continuato il presidente di Confindustria – ed occorre un piano strutturale di politica industriale che sostenga gli investimenti”. Per Orsini il tema di potenziare le infrastrutture è centrale e lo ha ribadito soffermandosi sul ruolo del porto di Gioia Tauro come “porta verso l’Africa e come hub energetico. “Confindustria – ha continuato – ha delle priorità: il taglio del cuneo fiscale strutturale, il tema della casa, il costo dell’energia. Per incrementare la produttività abbiamo bisogno di costruire un piano strutturale di politica industriale italiana e di investimenti. Per poter distribuire ricchezza, bisogna fare ricchezza. Bisogna investire nelle imprese e in infrastrutture. E che ci sia un burocrazia adeguata e che ci sia certezza del diritto” ha aggiunto Orsini.
A porgere i saluti istituzionali l’arcivescvo di Catanzaro Claudio Maniago, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, il presidente della Provincia Amedeo Mormile, il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso ed il rettore dell’Università Magna Graecia Giovani Cuda. Dopo la relazione del presidente degli industriali Aldo Ferrara sono seguiti i due panel di approfondimento.
Il primo “La politica strategica per la crescita” è stato un focus sulla capacità amministrativa, su investimenti e su internazionalizzazione. Hanno partecipato Giuseppe Romano, coordinatore della Struttura di missione della Zes unica e presidente Fincalabra; Rosario Varì, assessore regionale alle Attività produttive; Maria Francesca Marino, vicepresidente di Confindustria Vibo Valentia e Domenico Vecchio, presidente di Confindustria Reggio Calabria.
Il secondo panel “Le condizioni di contesto per lo sviluppo” è stato dedicato a infrastrutture capitale umano e legalità con gli interventi di Giovan Battista Perciaccante, vicepresidente nazionale Ance e presidente di Confindustria Cosenza; Mario Spanò, presidente Confindustria Crotone; Francesco Delzio, direttore del Master in Relazioni istituzionali, Lobby e Human Capital della Luiss Business School; Giovanni Calabrese, assessore regionale alle Politiche per il Lavoro e al Turismo.
Il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro si è soffermata nel suo intervento, tra le altre cose, sulla Zes e sulle misure varate dal governo nell’ultima manovra, affermando che si stia facendo tanto “pensiamo ai grandi risultati anche della proroga rispetto alla parte della decontribuzione che è stata fortemente voluta dal governo, dal ministro Fitto e che vedrà ulteriori possibilità di investimenti, compreso quello sulla sicurezza del ministero dell’Interno di oltre 20 milioni di euro per la tranquillità di chi viene a investire nei nostri territori”.
Il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto si è detto “molto soddisfatto del rapporto che abbiamo avuto con gli imprenditori calabresi e con Confindustria nazionale, oggi con Orsini e prima con Bonomi. Con Confindustria condividiamo la fase ascendente, la fase di formazione delle decisioni, le scelte sui bandi da destinare alle imprese e che proprio per questo stanno avendo un grande successo perché tante imprese aderiscono ai bandi della Regione”. “La Regione – ha continuato – può svolgere una funzione di regolazione, ed è quello che cerco di fare, cercando, attraverso bandi e iniziative pubbliche, di attrarre investimenti in Calabria”. “Dobbiamo cambiare la narrazione – ha concluso il presidente Occhiuto – la reputazione della Calabria è stata nel corso degli anni una straordinaria barriera che ne ha impedito lo sviluppo e l’attrazione di investimenti”.
In conclusione, il momento di festa con la consegna a Orsini di due omaggi da parte di due Maestri del Made in Calabria, Michele Affidato e Maurizio Talarico.
Video pubblicato da “L’orodicalabria”