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Secondo l’analisi del Centro Studi Confindustria, il 2025 inizia con energia cara e rischio dazi.
I dati principali, in pillole, dicono che i servizi tengono, va meglio l’industria, ne risente l’export.
Sale il prezzo del gas in Europa, mentre elettricità in Italia diventa troppo costosa.
Spinte contrastanti per la crescita, più inflazione in Europa, sui tassi la BCE sarà più prudente.
Investimenti in flessione, i consumi sono corretti al ribasso, quasi fermo il mercato del lavoro.
L’export italiano è in calo, mentre nell’Eurozona si vedono dinamiche eterogenee tra paesi.
Negli USA male l’industria e bene i consumi, in Cina boom dell’export.
Per una lettura integrale dell’analisi: https://shorturl.at/xjf1i