Il piano Transizione 5.0 è stato istituito dall’articolo 38 del DL n.19/2024 e prevede l’introduzione di un nuovo credito d’imposta a favore delle imprese che effettuano nuovi investimenti, a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2025, destinati alle aziende ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione che comportano una riduzione dei consumi energetici.
Il decreto relativo ai termini di proroga, predisposto dal Governo anche quest’anno, ha concluso il suo iter di conversione. Dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri il 9 dicembre scorso e l’approdo in Parlamento negli ultimi giorni del 2024, la Camera dei deputati ha infatti dato il via libera ieri, giovedì 20 febbraio 2025, al disegno di legge di conversione del Dl n. 202 del 27 dicembre 2024 nel testo che era stato approvato con modifiche al Senato.
Il testo definitivo in parte mantiene le iniziali previsioni di proroga, in parte le modifica o ne introduce di nuove.
La legge di bilancio 2025 è intervenuta in tema di Transizione 5.0, rafforzando l’agevolazione, semplificando e rimodulando alcuni aspetti della disciplina che sostiene il processo di trasformazione energetica e digitale delle imprese.
Le novità, contenute nell’articolo 1, commi 427-429, della legge n. 207/2024, ridefiniscono il piano Transizione 5.0 anche per aumentare i vantaggi fiscali connessi all’applicazione della misura agevolativa.
In particolare:
- ampliata la platea dei beneficiari,
- ridotti i vincoli burocratici per determinare il risparmio energetico e rivisitata la percentuale del credito d’imposta,
- estesa la possibilità di cumulo con altre misure agevolative,
- modificata e incrementata la base di calcolo del credito d’imposta per alcune tipologie di acquisto di impianti fotovoltaici.
Dal 1° gennaio 2025, la misura del credito d’imposta riconosciuto è pari al:
- 35% del costo, per la quota di investimenti fino a 10 milioni di euro
- 5% del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria
Riconosciuto il credito d’imposta Transizione 5.0 anche per gli investimenti, effettuati dal 1° gennaio 2024, antecedenti alla presentazione della domanda.
La legge di bilancio 2025 ampia il perimetro di cumulo del credito d’imposta Transizione 5.0 con altre agevolazioni.
La normativa precedente del DM Transizione 5.0, prevedeva il cumulo solo con altre agevolazioni finanziate con risorse nazionali che avessero a oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’Irap, non portasse al superamento del costo sostenuto.
Le attuali modifiche introdotte con la legge di bilancio 2025 fanno sì che il credito d’imposta Transizione 5.0 sia cumulabile con altre misure agevolative quali:
- Zona economica speciale (Zes unica – Mezzogiorno),
- Zona Logistica Semplificata (Zls),
a condizione che il sostegno “non copra” le medesime quote di costo dei singoli investimenti del progetto di innovazione.
Per ogni consulenza e supporti è possibile rivolgersi agli uffici delle vostre Associazioni Territoriali di riferimento.