Extracomunitari: possibili assunzioni non stagionali in attesa di conversione del permesso

Con recente circolare il Ministero del Lavoro è intervenuto in merito alla nuova disciplina relativa alla possibilità per il lavoratore straniero con permesso di lavoro stagionale di poter intraprendere un’attività lavorativa non stagionale in attesa di conversione del permesso suddetto.

La disciplina in merito ai permessi di lavoro è regolata dal T.U.I (Testo unico sull’immigrazione) che demanda la conversione del titolo di soggiorno da permesso di soggiorno per lavoro stagionale a permesso di soggiorno per lavoro subordinato non stagionale allo sportello unico per l’immigrazione.

L’accettazione prevede che il lavoratore richiedente abbia svolto regolare attività lavorativa sul territorio nazionale per almeno tre mesi e che abbia ricevuto l’offerta di un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato di almeno 20 ore settimanali e, in caso di lavoro domestico, la garanzia di una retribuzione mensile minima non inferiore all’importo dell’assegno sociale, attualmente di 538,69 euro. Inoltre, l’integrazione in materia fornita dal decreto-legge n.145/2024 permette di richiedere la conversione in ogni momento dell’anno, al di fuori delle quote dei decreti flussi.

La circolare ministeriale, procedendo ad un’interpretazione autentica della normativa in questione, ribadisce che il soggetto richiedente la conversione del permesso in presenza di un’offerta di lavoro non stagionale possa intraprendere detta attività anche in attesa del rilascio, nel caso in cui:

  • la domanda per la conversione sia stata presentata secondo i termini temporali indicati dalla legge;
  • l’ufficio competente abbia attestato, con ricevuta, la presentazione della richiesta da parte del lavoratore,
  • sia stato inviato telematicamente il modello Unilav (in caso di lavoro subordinato) o sia stato presentato il rapporto di lavoro all’INPS (in caso di lavoro domestico).

Il Ministero, inoltre, applica l’interpretazione della normativa in questione in modo estensivo anche nei confronti di chi richiede un permesso di soggiorno per motivi familiari, rappresentando quest’ultimo un analogo passaggio correlato all’abilitazione lavorativa.

Per chiarimenti anche relativamente a casistiche di riferimento è possibile rivolgersi agli uffici della sede Territoriale di riferimento.