Mancato o ritardato pagamento di contributi dovuto ad incertezze interpretative: quando l’ente può chiedere il pagamento

Le sezioni Unite della Cassazione dovranno decidere quando, in caso di mancato o ritardato pagamento dei contributi derivanti da incertezze interpretative, l’ente impositore può indicare un termine entro cui il contribuente deve adempiere pagando le sanzioni previste dalla normativa, pari al tasso ufficiale di riferimento maggiorato di 5,5 punti percentuali se si versano i contributi o premi entro il termine fissato dall’ente impositore. In base alla norma, a fronte di rilevanti incertezze interpretative, le sanzioni covili possono essere ridotte agli interessi legali, sempre che premi e contributi siano stati integralmente versati.

Le sezioni Unite dovranno decidere se l’ente, in questi casi, potrà fissare in qualunque momento il termine entro cui il contribuente deve versare i contributi (orientamento attualmente seguito) o solo quando la oggettiva incertezza interpretativa è stata sciolta ed i contributi sono stati riconosciuti dovuti (che eviterebbe la richiesta di restituzione dei contributi versati ed un anticipo indebito all’ente impositore).

A fronte di quanto sopra ed in attesa del pronunciamento delle sezioni Unite della Cassazione gli uffici della sede Territoriale di riferimento sono a disposizione per ogni preventiva valutazione di merito.