Intelligenza artificiale: al via una collaborazione tra il Sounding Board di Confindustria e i Giovani Imprenditori

Confindustria rafforza l’impegno nella diffusione dell’intelligenza artificiale avviando una collaborazione strutturata tra il Sounding Board per l’IA, coordinato dallo Special Advisor Alberto Tripi, e i Giovani Imprenditori, guidati dalla Presidente Maria Anghileri.

L’accordo nasce con l’obiettivo di costruire un’agenda condivisa di azioni, formazione e sensibilizzazione per rendere l’intelligenza artificiale uno strumento imprescindibile per la competitività, innovazione e inclusione, soprattutto per le piccole e medie imprese, per i territori e la PA.

Confindustria e i Giovani Imprenditori sono pronti a fare squadra, con l’obiettivo di costruire anche in Italia un ecosistema nazionale dell’intelligenza artificiale che sia inclusivo e competitivo, per riagganciare il nostro paese alla frontiera tecnologica del futuro.

“L’intelligenza artificiale può diventare un abilitatore fondamentale per rafforzare il nostro sistema industriale – dichiara Alberto Tripi –. Ma dobbiamo accelerare: solo l’8,2% delle PMI italiane la utilizza e il 4% dei lavoratori è specializzato in ICT. Pertanto nasce questa alleanza con i Giovani Imprenditori: dobbiamo promuovere cultura, competenze e visione, per non restare ai margini delle grandi trasformazioni tecnologiche globali”.

In che settori le imprese stanno utilizzando l’intelligenza artificiale? Secondo il report di Confindustria “Intelligenza Artificiale per il Sistema Italia”, da una analisi basata su oltre 240 casi d’uso concreti raccolti tra le aziende associate, le applicazioni di maggiore interesse si sviluppano nella Manifattura, nel settore della Salute, nella Mobilità sostenibile, nella PA e nel Turismo.

La collaborazione tra il Gruppo Tecnico IA e i Giovani Imprenditori si concentrerà inizialmente su tre ambiti operativi:

  • Disseminazione e cultura dell’IA nei territori e nelle PMI, attraverso eventi, roadshow e casi d’uso concreti da promuovere nel Sistema Confindustria, a partire dell’evento di Ponza, in occasione della terza edizione del convegno ARIA, organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Unindustria.
  • Formazione e competenze, in sinergia con la Luiss Guido Carli, per rafforzare il capitale umano e raddoppiare le competenze digitali di nuova generazione, in linea con l’obiettivo europeo di raggiungere l’8,4% di lavoratori specializzati ICT entro il 2030 che ora si attesta al 4%;
  • Innovazione sostenibile, per supportare l’adozione dell’IA in chiave green, ad esempio nel risparmio energetico dei data center – che nel 2024 hanno visto un +17% di consumi in Italia – tramite algoritmi predittivi e manutenzione intelligente che consentono risparmi fino al 30%, contribuendo agli obiettivi del PNRR.

“La nostra generazione – afferma Maria Anghileri – ha il dovere di coniugare innovazione e responsabilità. L’IA non è solo una tecnologia, ma un cambio di paradigma che deve diventare accessibile, comprensibile e utile a tutte le imprese, anche le più piccole. Insieme a Tripi e al suo Gruppo Tecnico, vogliamo portare l’IA fuori dai convegni e dentro le fabbriche, le startup, i territori. Un cambio di passo è possibile anche grazie a una nuova governance intergenerazionale dell’innovazione: le imprese che investono in tecnologie 4.0 registrano migliori performance in termini di fatturato, produttività e sostenibilità. E la propensione all’innovazione aumenta sensibilmente quando nel board aziendale è presente almeno un under 40. Siamo noi, infatti, i primi ambasciatori dell’innovazione”.

Secondo il Direttore Generale di Confindustria, Maurizio Tarquini “la manifattura italiana, pur partendo da una buona base di digitalizzazione, è molto diversificata nell’adozione tra settori e dimensioni aziendali. E mostra ancora un ritardo nell’adozione dell’IA rispetto alla media UE (8% vs 10,6%). Nei prossimi anni le imprese avranno davanti una sfida esistenziale dove l’adozione di tecnologie digitali e IA diventa un fattore trasversale abilitante. Nel manifatturiero, infatti, alcuni studi dimostrano che grazie all’uso dell’Intelligenza artificiale è possibile incrementare fino al 20% l’efficacia generale di un impianto e attraverso la manutenzione predittiva, è possibile ridurre i tempi di fermo degli impianti fino al 30-50%. Non dobbiamo dimenticare che il digitale rappresenta un investimento e non un costo per le imprese, soprattutto per un settore che ha registrato una crescita del 3,7 % nel 2024 ben superiore a quella del Pil, attestandosi a 81,6 miliardi di euro”.