Gestione e smaltimento dei trasformatori contenenti PCB: riscontro MASE interpello Confindustria

Informiamo che il MASE ha fornito riscontro all’interpello presentato da Confindustria in materia di gestione e smaltimento dei trasformatori contenenti PCB.

Confindustria, con istanza di interpello aveva, infatti, chiesto un chiarimento interpretativo in merito all’applicazione del Regolamento (UE) 2019/1021 relativo agli inquinanti organici persistenti (POP), con particolare riferimento alla gestione e allo smaltimento di trasformatori contenenti policlorobifenili (PCB) in concentrazioni comprese tra lo 0,005% e lo 0,05% in peso.

In particolare, si chiedeva se, in forza del Regolamento (UE) 2019/1021, i detentori di trasformatori con PCB tra 50 e 500 mg/kg dovessero comunque procedere allo smaltimento entro il 31 dicembre 2025, oppure se continuasse a trovare applicazione la disciplina di cui all’art. 5, comma 4, del D.lgs. n. 209 del 1999.

Il riscontro del MASE

Il MASE – con la nota allegata – ha precisato che:

“Entro il 31 dicembre 2025, tutte le apparecchiature contenenti PCB oltre soglia, ossia in concentrazioni superiori allo 0,005% in peso e con volume superiore a 0,05 dm³, dovranno essere ritirate dalla circolazione, ossia messe fuori servizio, bonificate o smaltite.”

Il D.lgs. n. 209/1999, che prevedeva l’utilizzo fino al termine della vita utile per i trasformatori con PCB tra 0,005% e 0,05% in peso, “va ora letto alla luce delle successive prescrizioni del Regolamento […] sancendo obblighi più stringenti di eliminazione progressiva degli articoli contenenti PCB, da completare entro e non oltre il termine ultimo del 31 dicembre 2025”.

La clausola di salvaguardia contenuta nel Regolamento è volta a preservare le modalità tecniche e operative di smaltimento già stabilite dal D.lgs. 209/1999 e dalla Direttiva 96/59/CE, “ma non anche a derogare alle nuove scadenze fissate dal Regolamento, le cui prescrizioni sono direttamente applicabili nell’ordinamento interno e prevalenti rispetto a norme nazionali divergenti”.

Per quanto riguarda le modalità di gestione dei rifiuti, “sono autorizzate le operazioni di smaltimento e recupero […] purché vengano effettuate in modo tale da assicurare la distruzione o la trasformazione irreversibile degli inquinanti organici persistenti”, tra cui:

  • D9 Trattamento fisico-chimico
  • D10 Incenerimento a terra.

In sintesi, il Ministero conferma che l’uso di apparecchiature contenenti PCB è tollerato solo fino al 31 dicembre 2025, termine ultimo non prorogabile.