La Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato alcune importanti misure finalizzate a concedere una maggiore flessibilità alle Banche nella valutazione delle posizioni deteriorate, in ragione dello stato emergenziale determinato dal Covid-19.
Si tratta di alcune misure, chieste da Confindustria e ABI (Associazione Bancaria Italiana), a seguito dell’emergenza Covid-19.
In particolare la BCE, al fine di consentire alle Banche significative (vigilate direttamente dalla BCE) di beneficiare pienamente delle garanzie e delle moratorie messe in atto dalle Autorità Pubbliche per far fronte all’emergenza, nell’ambito della discrezionalità prevista nelle sue linee guida sugli NPL e nel relativo Addendum, ha comunicato che:
– sarà consentita, su base temporanea, una certa flessibilità riguardo alla classificazione delle inadempienze probabili relative ai prestiti sospesi ex lege in ragione dell’emergenza Covid-19;
– sarà garantita la massima flessibilità riguardo le strategie di riduzione degli NPL, tenendo conto della natura straordinaria delle attuali condizioni di mercato.
Facendo seguito alle azioni intraprese dalla BCE, la Banca d’Italia, con riferimento alle Banche non significative da essa vigilate, ha quindi comunicato la propria decisione di concedere alle Banche, in relazione alle proprie materie di competenza, alcune dilazioni sugli adempimenti previsti nei prossimi mesi tra cui, in particolare, l’aggiornamento dei piani di riduzione dei crediti deteriorati.
(https://www.bancaditalia.it/media/comunicati/documenti/2020-01/Proroga-termini-COVID-19.pdf)