Il meccanismo degli aiuti a fondo perduto a favore delle imprese fino a 5 milioni di euro di fatturato, previsto dal Decreto Rilancio, è proporzionale alle perdite di fatturato subite nel mese di aprile 2020 rispetto allo stesso mese del 2019, ed in ragione della classe di fatturato (valore della produzione):
- del 20% per i fatturati fino a 400mila euro
- del 15% per quelli fra 400mila e un milione
- del 10% sopra la soglia del milione di euro
La procedura per accedere al contributo sarà molto snella.
Solo tre caselle da compilare e procedura al via a metà giugno attraverso le piattaforme dell’Agenzia delle Entrate.
Inoltre l’indicazione del dato dei ricavi potrà con ogni probabilità essere inserita come stima e non con il dato puntuale.
Sono questi alcuni degli elementi emersi dopo il primo incontro di ieri tra Agenzia delle Entrate e rappresentanti delle imprese e dei tributaristi.
Durante l’incontro in videoconferenza, l’Agenzia si è detta pronta a lavorare in stretta collaborazione con Assosoftware e Sogei per implementare più rapidamente possibile la procedura.
I canali utilizzati saranno quelli già ampiamente conosciuti e praticati nei rapporti con l’amministrazione finanziaria: Entratel e Fisco online.
L’Agenzia ha già pronta una bozza di modello di istanza e conta di pubblicare già settimana prossima il provvedimento che darà il via alla procedura.
Il cronoprogramma si presenta serrato: l’obiettivo sarà far arrivare il prima possibile i fondi sui conti correnti degli aventi diritto.
Si ipotizza di avere tutto pronto per metà giugno con gli accrediti a partire dal 24 giugno.
Questo nelle intenzioni dell’amministrazione. C’è da considerare che comunque a regime nel momento in cui arriva l’istanza passerà almeno una settimana per effettuare le verifiche su chi richiede i fondi.
In particolare l’attenzione è su una delle caselle da spuntare nell’istanza ed è quella relativa alla certificazione antimafia per la qual cosa dovranno essere fatte le verifiche prima di erogare i fondi.
Sul requisito della soglia dei ricavi, l’Agenzia ha aperto alla possibilità di indicare un dato relativo alla stima di appartenenza alla soglia e non di riportare il dato puntuale venendo incontro alla difficoltà di reperire l’informazione in maniera certa ed agevole.
Ci sarà poi da indicare il calo del fatturato prendendo come riferimento il mese di aprile 2019 confrontandolo con quello del 2020.
Come si evince dalla relazione tecnica del decreto legge Rilancio le risorse destinate sono circa 6 mld di euro.
Un punto emerso rispetto alla procedura, è quello relativo alla possibilità di correggere o meno l’istanza.
Esclusa l’ipotesi di correggere il dato comunicato una volta inoltrata la domanda, prevale l’idea di poter inviare istanze successive che annullino le precedenti.
L’Agenzia insomma esaminerà e liquiderà l’ultima inviata dal contribuente.
A breve verrà reso noto il provvedimento che detterà i tempi e le modalità di avvio della procedura.