Roma, 28 luglio – “Le elaborazioni del nostro Centro Studi (CsC) confermano che in Italia la ripartenza economica è difficile e che il contesto permane fragile, sia per l’industria che per i servizi. Il problema è la domanda, che resta bassa, per vari beni e servizi. La produzione industriale è scesa del 18,9% in giugno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, dopo il -29,1% registrato a maggio, e rimane del 16,9% sotto ai livelli pre-Covid”.
Lo rimarca il direttore generale di Confindustria, Francesca Mariotti, ascoltata dalle commissioni Affari Costituzionali e Lavori Pubblici del Senato sul DL semplificazioni, sottolineando che “una risalita dell’attività economica è stata avviata a fatica a maggio e giugno, tuttavia è parziale e i rischi che si affievolisca sono elevati. Questa situazione richiede di definire una nuova strategia di policy, anche a livello sovranazionale, basata su azioni efficaci, tempi certi di attuazione e interventi incisivi, capaci di invertire il ciclo recessivo e, allo stesso tempo, di traguardare gli obiettivi di crescita sostenibile previsti dal Green New Deal europeo, attraverso la transizione energetica, ecologica e digitale. Ciò è possibile solo puntando su un recupero della produttività”.