Una recente nota dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha chiarito due aspetti rilevanti relativamente alle verifiche dei committenti in materia di ritenute negli appalti labour intensive.
Come noto la normativa vigente ha attivato nuovi obblighi a carico dei committenti di appalti labour intensive e cioè degli appalti, di valore superiore ai 200 mila euro, caratterizzati da prevalente utilizzo di manodopera presso le sedi di attività del committente e con utilizzo di beni strumentali di proprietà di quest’ultimo. I committenti, in questi casi, sono obbligati a richiedere all’impresa appaltatrice o affidataria ed alle imprese subappaltatrici copia delle deleghe di pagamento relative al versamento delle ritenute relative ai lavoratori direttamente impiegati nell’esecuzione dell’opera o servizio.
L’ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha recentemente chiarito che le verifiche dei committenti in materia di ritenute negli appalti labour intensive riguardano solo gli aspetti fiscali e non ambiti collegati alla materia del lavoro e pertanto la loro violazione non può essere ascritta al novero delle violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale, in relazione alle quali può ritenersi sussistente una competenza dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro anche in riferimento al ravvedimento operoso.
Per ogni chiarimento e necessità è possibile rivolgersi agli uffici della sede Territoriale di appartenenza.