Per Confindustria Crotone, il 2020 è stato segnato dall’impegno delle Imprese a resistere ed a non spezzarsi sotto i colpi impietosi degli effetti economici e sociali della pandemia. Il 2021 e gli anni a seguire dovranno essere fortemente caratterizzati dall’impegno per la ripresa.
“Il Check up Mezzogiorno di Confindustria e SRM del mese di dicembre 2020 fotografa in maniera chiara la situazione economica del Sud del Paese, facendo emergere un’area che resiste ma che attende una nuova e più efficace politica per la ripresa. Le tante fragilità che segnano l’area del crotonese ci rendono consapevoli della necessità di affrontare con determinazione e visione i soliti colli di bottiglia che ad ogni ciclica o imprevedibile fase recessiva diventano sempre più stretti, generando sfiducia in chi rimane e continue fughe di cervelli e investimenti” così Mario Spanò, Presidente di Confindustria, tira le somme dell’anno che sta per finire.
Secondo Confindustria Crotone per lasciarsi alle spalle questa luttuosa pandemia, occorre una visione unica su cui lavorare come sistema a livello locale, regionale e nazionale.
”Abbiamo più volte scritto che lo sviluppo non si disegna nei confini provinciali ma va prospettato per aree omogenee, per filiere produttive, su specifici driver ed attrattori. Dobbiamo immaginare il territorio in cui viviamo come parte integrante di una regione moderna e infrastrutturata, collegata all’Europa, attraverso il Corridoio europeo Helsinky-La Valletta, e proiettata verso il Mediterraneo. Porto ed Aeroporto sono nodi fondamentali che se opportunamente valorizzati fanno crescere le aziende e generano nuove imprese: bisogna investire nel loro ammodernamento e nelle connessioni intermodali con una ferrovia moderna e con un nuovo tracciato stradale lungo il versante ionico. Per nascere e crescere le Imprese hanno bisogno di contesti territoriali attrezzati: bisogna dare nuova dignità all’area industriale di Crotone, investire nei servizi di base così come in quelli innovativi per accompagnare lo sviluppo delle aziende. La filiera turistica ha subìto nel 2020 un fermo devastante: dobbiamo dare corso agli investimenti già programmati in Cultura e Turismo per rafforzare la nostra identità e generare valore diffuso per il territorio. Dobbiamo sostenere le produzioni agroalimentari sul mercato nazionale ed internazionale, contaminando il territorio con le esperienze di successo delle nostre eccellenze. Dobbiamo partire dalle nostre peculiarità per stimolare investimenti nell’economia circolare e nella transizione energetica e contribuire alla sfida europea del Green New Deal. Dobbiamo investire nella buona sanità, superando definitivamente l’inutile contrapposizione tra pubblico e privato e costruendo invece una sana ed efficace collaborazione per dare ai nostri concittadini la possibilità di scegliere finalmente di curarsi nel loro territorio” evidenzia Spanò.
Secondo Confindustria Crotone, gli obiettivi sono chiari e devono tradursi in progetti ed interventi. Serve programmare le risorse necessarie per realizzarli ma soprattutto spenderle in tempi “normali” ed adeguati alle esigenze dello sviluppo. Per fare camminare progetti e investimenti servono competenze e regole. L’auspicio è che le riforme che accompagneranno la realizzazione del PNRR servano realmente a rafforzare le prime e semplificare le seconde.
“Confindustria Crotone in questi mesi ha dialogato proficuamente, e continuerà a farlo, con tutti gli interlocutori istituzionali. Nell’ambito di Unindustria Calabria, guidata dal Presidente Aldo Ferrara, dialoghiamo con la Regione e attraverso Confindustria con il Governo per rappresentare i punti deboli su cui intervenire e le opportunità su cui investire. L’unico metodo di lavoro possibile, in un frangente così delicato per l’economia mondiale, è il confronto serio e costruttivo. Ai decisori pubblici chiediamo il coraggio di decidere e scegliere, senza deleteri rinvii o rimpalli e inutili tatticismi politici. L’augurio che esprimiamo per il 2021 è che i nostri Amministratori, le nostre imprese e la nostra comunità siano all’altezza di queste sfide, abbiano coraggio nell’immaginare il futuro e passione sana e impegno serio per costruirlo”, conclude il Presidente di Confindustria Crotone.