Di seguito le principali manovre a favore delle imprese inserite nella legge di Bilancio 2021 (legge 178-2020), pubblicata in Gazzetta ufficiale il 30 dicembre 2020.
FISCALITÀ DI VANTAGGIO AL SUD
Viene portata a regime la fiscalità di vantaggio per il Sud che prevede la decontribuzione del 30% per le imprese del Mezzogiorno, prevista per ora per tutto il 2021.
La Manovra prolunga fino al 31 dicembre 2029 la decontribuzione per le assunzioni al Sud, prevedendo però un cambio dell’agevolazione negli anni: sarà pari al 30% dei complessivi contributi previdenziali versati sino al 31 dicembre 2025; poi si scenderà al 20% per il 2026 e il 2027 e al 10% per il 2028 e il 2029.
Prorogato per il 2021 e il 2022 il credito di imposta per gli investimenti nelle Regioni del Meridione. Lo sgravio è del 25% per le grandi imprese che occupano almeno 250 persone, il cui fatturato annuo è almeno pari a 50 milioni di euro o il cui totale di bilancio è almeno pari a 43 milioni di euro; del 35% per le medie imprese, che occupano almeno 50 persone e realizzano un fatturato annuo di almeno 10 milioni di euro; del 45% per le piccole imprese che occupano meno di 50 persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro.
Sempre per il Sud arrivano gli Ecosistemi dell’innovazione, attraverso la riqualificazione o la creazione di infrastrutture materiali e immateriali per lo svolgimento di attività di formazione, ricerca multidisciplinare e creazione di impresa, con la collaborazione di università, enti di ricerca, imprese, pubbliche amministrazioni e organizzazioni del terzo settore.
PARTITE IVA: ANNO BIANCO FISCALE E INDENNITÀ FINO A 800 EURO
Il 2021 sarà un anno bianco fiscale per le partite IVA fino a 50mila euro. Per questo motivo con la legge di Bilancio 2021 viene istituito il Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti.
La Manovra 2021 introduce anche un’indennità fino a 800 euro per i lavoratori autonomi della gestione separata Inps, ribattezzata CIG autonomi.
PROROGA PER I BONUS EDILIZI
Proroga del superbonus 110% al 2022 e conferma per i bonus casa 2021.
La proroga fino al 31 dicembre 2021 riguarda nello specifico ecobonus, bonus ristrutturazioni, bonus mobili, bonus verde e bonus facciate.
GARANZIE ALLE IMPRESE ANCHE NEL 2021
Conferma fino al 30 giugno 2021 della disciplina derogatoria del Fondo di garanzia PMI, della garanzia SACE e della moratoria straordinaria per le micro, piccole e medie imprese.
Per il Fondo di garanzia PMI vengono stanziati 500 milioni di euro per l’annualità 2022 e 1000 milioni di euro per l’annualità 2023, 1.500 milioni di euro per l’annualità 2024, 1.000 milioni di euro per l’annualità 2025 e 500 milioni di euro per l’annualità 2026.
PIANO TRANSIZIONE 4.0
In legge di Bilancio entra anche una nuova versione del Piano Transizione 4.0. Gli incentivi 4.0 al centro del Piano includono i crediti d’imposta per beni strumentali, ricerca e sviluppo, agevolabili anche con modalità retroattiva, includendo quindi gli investimenti effettuati a partire da novembre 2020.
INCENTIVI E AGEVOLAZIONI PER GLI INVESTIMENTI DI IMPRESE E STARTUP
Per sostenere gli investimenti e la crescita del tessuto produttivo italiano la Manovra 2021 va da un lato a modificare, rifinanziare o prorogare misure già note alle aziende italiane – come la Nuova Sabatini, il bonus Sud, gli accordi per l’innovazione e il visto ‘lavoro autonomo-startup’ – dall’altro introduce un nuovo incentivo per favorire i processi di aggregazione aziendale.
Potenziato e prorogato anche il credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo – inclusi i progetti in materia di COVID-19 – nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Si restringono invece i tempi del credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro: la Manovra, infatti, modifica i termini per utilizzare il bonus e per esercitare la cessione del credito.
1 MILIARDO E MEZZO PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
Viene fornito un sostegno aggiuntivo alle attività di internazionalizzazione delle imprese, con uno stanziamento di 1,55 miliardi di euro. Novità anche sul fronte del contrasto all’Italian sounding e alla tutela di marchi e prodotti Made in Italy all’estero.
La legge di Bilancio prevede anche la proroga delle misure a sostegno della ripatrimonializzazione delle piccole e medie imprese.
LE AGEVOLAZIONI PER IL SETTORE TURISMO
Con il passaggio parlamentare, arriva anche un consistente pacchetto di aiuti per far ripartire il settore turismo. Sono stati infatti approvati gli emendamenti che:
- fissano esenzione della prima rata Imu per il comparto turistico e per quello dello spettacolo;
- prolungano il credito d’imposta al 60% del canone di locazione degli immobili destinati alle imprese turistico-ricettive fino al 30 aprile 2021, ed estendono la stessa misura anche ad agenzie di viaggio e tour operator;
- rifinanziano il fondo per il settore turistico, previsto dal decreto Rilancio, con 100 milioni per il 2021;
- stanziano 20 milioni per le agevolazioni fiscali destinate alla riqualificazione e il miglioramento delle strutture ricettive turistico alberghiere.
Per andare incontro a uno dei settori maggiormente colpiti dalla crisi, era prevista un’ulteriore estensione del bonus vacanze, già prorogato dal decreto Ristori, superando così la “data di scadenza” della misura, prevista per fine anno. La misura tuttavia è saltata nella formulazione finale della legge di bilancio.
CEDOLARE SECCA 2021 E AFFITTI BREVI
Per limitare il boom degli affitti brevi che ha rivoluzionato il settore turistico nell’era pre-Covid, la legge di Bilancio 2021 interviene sul fenomeno imponendo la possibilità di applicare il regime di tassazione agevolato, con la cedolare secca al 21%, ad un massimo di quattro immobili.
Nel caso di superamento di questo valore soglia, non solo si passerà alla tassazione ordinaria IRPEF, ma l’attività di locazione, da chiunque esercitata, si presumerà svolta in forma imprenditoriale e dunque sarà obbligatorio aprire una partita IVA.
FONDI PER LA RICERCA ED ECOSISTEMI DELL’INNOVAZIONE
La Manovra 2021 istituisce tre nuovi strumenti per sostenere la ricerca: il Fondo per la promozione e lo sviluppo delle politiche del Programma nazionale per la ricerca (PNR), il Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca e il Fondo per la valutazione e la valorizzazione dei progetti di ricerca.
Stanziate anche risorse ad hoc per la costituzione di ecosistemi dell’innovazione per contribuire all’avanzamento tecnologico e allo sviluppo socio-economico dei territori delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
FONDI PER LA RICERCA ED ECOSISTEMI DELL’INNOVAZIONE
La Manovra 2021 istituisce tre nuovi strumenti per sostenere la ricerca: il Fondo per la promozione e lo sviluppo delle politiche del Programma nazionale per la ricerca (PNR), il Fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca e il Fondo per la valutazione e la valorizzazione dei progetti di ricerca.
Stanziate anche risorse ad hoc per la costituzione di ecosistemi dell’innovazione per contribuire all’avanzamento tecnologico e allo sviluppo socio-economico dei territori delle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).
Per qualunque chiarimento o approfondimento potete contattare la vostra territoriale di riferimento.