Il mondo imprenditoriale reggino piange la scomparsa di uno dei suoi storici rappresentanti, il commendatore Giuseppe Vecchio, già presidente di Ance Calabria e padre dell’attuale presidente della Confindustria territoriale, Domenico Vecchio. “Perdiamo un grande costruttore, un pioniere dell’imprenditoria illuminata calabrese e, soprattutto, una persona di altissimi valori morali, un galantuomo d’altri tempi, con una sensibilità umana e culturale fuori dal comune, che ha contribuito con la sua cifra etica a realizzare con la sua famiglia un gruppo aziendale che ha dato prestigio, sviluppo e occupazione sul territorio”, scrivono gli imprenditori associati a Confindustria Reggio Calabria.
Il commentatore Vecchio, dopo il diploma di geometra conseguito nel 1945, fondò la propria impresa di costruzioni nell’immediato Dopoguerra dando inizio a una vera e propria epopea imprenditoriale che, partendo da Rosarno, ha portato l’azienda a diventare punto di riferimento del comparto, specie nel settore della costruzioni idrauliche e delle bonifiche del territorio, assumendo il ruolo, con il passare degli anni, di impresa di riferimento dell’allora Genio Civile delle tre province calabresi: Reggio Calabria, Catanzaro e Cosenza; si devono a lui le più importanti opere di sistemazione idrauliche dell’epoca, quali – a titolo esemplificativo – la sistemazione del fiume Mesima, del fiume Petrace, del torrente Fiumarella a Catanzaro, il consolidamento e la sistemazione del fiume Neto a Crotone . E ancora, nel campo delle costruzioni edili, ha realizzato opere pubbliche di primaria importanza come l’Istituto professionale di Taurianova, l’Istituto magistrale di Palmi, l’ospedale di Serra San Bruno. Alla fine degli anni ’80, mantenendo saldo il suo senso di imprenditore moderno e sempre rivolto all’innovazione, Giuseppe Vecchio fondò l’Impresa Vecchio Costruzioni Generali srl, avvalendosi anche della collaborazione dei propri figli, prima l’ingegnere Domenico e poi l’architetto Luigi, aumentando sempre di più il processo lavorativo e allargando anche alla creazione di altre aziende che ancora oggi sono il fiore all’occhiello dell’imprenditoria calabrese in Italia e all’estero.
Il percorso imprenditoriale proseguì, tra le altre opere, con la realizzazione del Palazzo degli uffici e della sede comunale di Polistena, del palazzo di Giustizia e dell’aula bunker di Palmi, dell’Aula Bunker di Catanzaro, del Centro Commerciale Porto degli Ulivi a Gioia Tauro, dell’Ospedale di Soverato, con la ristrutturazione del seminario teologico San Pio X di Catanzaro, con la costruzione della Galleria Vecchio a Vibo Valentia e, da ultimo, con la nuova sede per l’Italia della Compagnia Trattori Generali srl – Catarpillar Italia – a Roma.
Ma la lungimiranza del commendatore Vecchio si è estesa al settore del turismo, con la creazione di alcuni degli insediamenti recettivi più importanti e prestigiosi di Tropea.
Giuseppe Vecchio, sposato dal 1955 e padre di quattro figli, ha ricevuto nel corso della sua vita innumerevoli riconoscimenti tra i quali la medaglia d’oro al valore professionale del Collegio dei Geometri della provincia di Reggio Calabria, ma soprattutto è stato insignito della onorificenza di Commendatore dell’Ordine di San Silvestro, direttamente dalle mani di sua Santità Papa Paolo VI, proprio per sue doti morali e cristiane che lo hanno sempre accompagnato nel suo percorso di vita.