Facendo seguito a quanto anticipato comunicato nella precedente news sulle misure in tema di credito e finanza contenute nella Legge di Bilancio 2021, Vi informiamo che sono state pubblicate le nuove FAQ dell’EBA in merito al trattamento delle moratorie legislative e non legislative concesse in ragione dell’emergenza Covid-19.
Su richiesta delle autorità competenti italiane, sollecitate anche da Confindustria e dall’ABI, l’EBA ha fornito alcune precisazioni in merito a quanto previsto nel testo aggiornato delle Linee Guida dello scorso 2 dicembre.
In particolare, l’EBA:
- ha confermato che in caso di moratorie concesse, e rinnovate successivamente al 30 settembre 2020, per una durata superiore ai 9 mesi, le flessibilità concesse si applicano solo fino al termine dei 9 mesi. A partire dal 1° giorno successivo al termine dei 9 mesi la banca sarà tenuta a riclassificare la posizione oggetto di misura di concessione secondo quanto previsto dalla normativa prudenziale;
- ha chiarito che, ai fini della riclassificazione automatica della posizione sospesa, la banca – la quale, ai sensi delle regole sul default, dovrebbe valutare che la ridotta obbligazione risultante dalla misura di concessione sia inferiore al valore dell’1% per classificare l’esposizione come “performing” – dovrà considerare solo il periodo ulteriore rispetto ai 9 mesi come base temporale per il calcolo della ridotta obbligazione dell’impresa. Da questa interpretazione ne consegue che, seppure valutate come forborne, le posizioni sospese avranno una ridotta probabilità di essere automaticamente classificate come non-performing da parte della banca.
Si ricorda, tuttavia, che in ogni caso le flessibilità concesse dall’EBA non hanno mai esonerato la banca dall’effettuare una valutazione caso per caso della capacità dell’impresa di adempiere alle proprie obbligazioni e di riprendere il regolare pagamento delle scadenze alla ripresa del piano di rimborso.
Per maggiori informazioni contattare la territoriale di riferimento.