Buoni pasto esenti anche per i lavoratori in smart working. Lo ha confermato l’Agenzia delle Entrate con una recente risposta ad interpello, con cui il regime agevolativo dei buoni pasto è stato riconosciuto anche ai lavoratori agili.
L’Agenzia richiama vecchie sue risoluzioni e la normativa in vigore, affermando che il buono pasto può essere corrisposto da parte del datore di lavoro in favore dei dipendenti assunti, sia a tempo pieno che a tempo parziale, ivi incluse le ipotesi in cui l’articolazione dell’orario di lavoro non preveda una pausa per il pranzo. Pertanto la normativa tiene conto che la realtà lavorativa è sempre più caratterizzata da forme di lavoro flessibile ed in assenza di specifiche restrizioni, l’esenzione in questione è riconosciuta, dunque, a prescindere dalle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa.