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Contributi a fondo perduto per l’autoimprenditorialità nel settore turistico-ricettivo: le novità introdotte dal MISE

di Unindustria Calabria

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha introdotto importanti novità sull’accesso ai contributi a fondo perduto riservati all’autoimprenditorialità.

Con il Decreto Ministeriale, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio 2021, vengono illustrate le nuove regole con cui verranno concesse le agevolazioni, che hanno lo scopo di incentivare micro e piccole imprese con una partecipazione, totale o prevalente, di donne e giovani.

Di seguito le modifiche apportate dal MISE e le nuove modalità per accedere agli incentivi messi a disposizione dei neo-imprenditori del settore turistico-ricettivo.

Beneficiari e requisiti

Stando alle nuove direttive del MISE, il credito per l’autoimprenditorialità è rivolto principalmente a due categorie:

  • alle imprese di recente costituzione;
  • alle persone fisiche che sono in procinto di avviare una nuova attività.

I soggetti beneficiari devono rispondere ai seguenti requisiti:

  • le imprese devono essere costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda di accesso;
  • le attività devono essere di micro o piccola dimensione (secondo la classificazione riportata dal regolamento GBER);
  • le imprese devono essere costituite in forma societaria;
  • le società devono essere composte, totalmente o prevalentemente, da donne o giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Oltre ai requisiti appena elencati, le imprese devono rispettare anche specifiche condizioni:

  • iscrizione nel registro delle imprese e disponibilità di almeno una sede (legale e/o operativa) sul territorio italiano;
  • la società deve trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non essere in condizioni di difficoltà (liquidazione volontaria, procedure concorsuali, ecc.);
  • l’impresa deve essere in regola con altri eventuali incentivi richiesti e/o ricevuti.

Per quanto riguarda, invece, le persone fisiche che intendono avviare un’attività, queste possono accedere agli incentivi e dimostrare successivamente la costituzione dell’impresa e il possesso di tutti requisiti necessari (entro e non oltre le tempistiche indicate nelle comunicazione di ammissione alle agevolazioni).

Criteri e spese ammissibili

Gli incentivi variano in base all’anzianità dell’impresa. In particolare, le imprese costituite da non più di 36 mesi possono richiedere:

  • un finanziamento agevolato a tasso zero della durata di 10 anni per un importo non superiore al 90% della spesa ammissibile;
  • un contributo a fondo perduto fino al 20% solo per alcune voci di spesa ammesse alle agevolazioni.

Le attività imprenditoriali costituite da oltre 36 mesi possono accedere al finanziamento agevolato alle medesime condizioni; ciò che cambia è l’entità del contributo a fondo perduto che sarà concesso fino al 15% (anche in questo caso a copertura solo di alcune voci di spesa).

Sia i contributi a fondo perduto che i finanziamenti agevolati possono essere richiesti per sostenere progetti di autoimprenditorialità con spese fino 1.500.000 euro per le imprese costituite da meno di 36 mesi e 3.000.000 euro per quelle costituite da più di 36 mesi. I programmi di investimento devono essere realizzati in Italia e entro 24 mesi dalla firma del contratto di finanziamento.

I soggetti beneficiari del credito di autoimprenditorialità, inoltre, devono operare in specifici settori. Per quello turistico, gli incentivi erogati possono essere utilizzati per le attività finalizzate:

  • alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico italiano
  • al miglioramento e potenziamento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza.

Per quanto riguarda i termini e le modalità di presentazione delle domande, bisogna attendere il provvedimento redatto del direttore generale del MISE, dove verranno riportate le linee guida e le istruzioni utili per la richiesta di accesso alle agevolazioni.

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