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Aiuti di Stato percepiti nel 2020 da inserire in dichiarazione dei redditi 2021: percezione indebita in caso di omessa compilazione

Il MEF, nel corso delle interrogazioni del 23/06/21 tenute presso la Commissione Finanze della Camera, ha fornito importanti chiarimenti in merito all’indicazione in dichiarazione dei redditi degli Aiuti di Stato percepiti nel corso del 2020.

In particolare, è stato chiarito che l’indicazione degli aiuti di Stato in dichiarazione dei redditi 2021 è finalizzata all’inserimento degli stessi nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato, trattandosi di aiuti fiscali automatici da registrare a posteriori.

L’omessa compilazione e la mancata indicazione dell’importo dei contributi percepiti non comporta l’applicazione di sanzioni, non arrecando alcun pregiudizio alle azioni di controllo dell’Agenzia delle Entrate e non incidendo sulla determinazione di base imponibile e imposta.

Tuttavia, la mancata registrazione degli aiuti nel RNA comporta che l’aiuto di Stato sia considerato percepito illegittimamente, comportando quindi la perdita del diritto a fruire dell’aiuto individuale.

La compilazione dei quadri RU e RS della dichiarazione dei redditi 2021, e non solo, diventa quindi di fatto vincolante per i titolari di partita IVA.

Un obbligo dovuto al fatto che l’Agenzia delle Entrate, pur essendo in possesso dei dati relativi alle somme percepite dal contribuente, non è tenuta a predisporre la dichiarazione dei redditi precompilata per tali soggetti, e di fatto non elabora tali informazioni.

Per maggiori informazioni contattare la territoriale di riferimento.

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