Il servizio di mensa riconducibile nell’ambito delle fattispecie normativamente previste di “mensa diffusa” (tramite app) e di “servizi sostitutivi di mensa aziendale” (ticket restaurant) è soggetto all’aliquota IVA al 4% e non del 10%, con diritto a detrazione. E’ quanto chiarito dalla Agenzia delle Entrate con una recente risposta ad interpello.
Ulteriori chiarimenti riguardano le modalità di certificazione dei corrispettivi da parte dei ristoratori i quali possono ricorrere alla fattura differita con l’emissione di un documento commerciale con l’evidenza del corrispettivo non riscosso e quando il datore di lavoro provvederà al pagamento, sarà necessario generare un nuovo documento richiamando gli elementi identificativi del precedente, poiché l’esigibilità dell’imposta è a pagamento avvenuto. Per il datore di lavoro, precisa l’Agenzia, i costi sostenuti costituiscono un onere per l’acquisizione di un servizio complesso non riconducibile alla semplice somministrazione di alimenti e bevande e pertanto, non subiscono limitazioni in termini di deducibilità Ires e Irap. Per il dipendente, l’importo del pasto non va inteso come base imponibile ai fini Irpef.