I datori di lavoro, qualora non abbiano già provveduto, hanno la possibilità di inserire gli arretrati di gennaio e febbraio 2024 (dell’esonero contributivo favore delle lavoratrici con figli che hanno espresso la relativa volontà fornendo i codici fiscali) utilizzando i flussi uniemens di marzo, aprile e maggio, così come previsto dalle istruzioni che l’INPS ha diramato relative alla normativa in questione.
Come noto, infatti, la Legge di Bilancio per il 2024, in specifici articoli, ha previsto per le lavoratrici madri dipendenti nel settore privato ed in quello pubblico, escluso il rapporto di lavoro domestico, la fruizione per il triennio 2024-2026 del totale esonero della contribuzione previdenziale a loro carico a condizione che
- il rapporto di lavoro sia a tempo indeterminato o ci sia stata un trasformazione del rapporto a termine in rapporto a tempo indeterminato;
- la lavoratrice sia madre di tre o più figli;
- l’esonero spetta a chi ha almeno tre figli fino a quando quello più piccolo compie 18 anni. Solo per il 2024 hanno diritto all’esonero anche le lavoratrici con almeno due figli se quello più piccolo ha meno di 10 anni.
Sono agevolate anche le lavoratrici apprendiste e somministrate. L’ammontare massimo di riduzione dei contributi Ivs per ogni lavoratrice è pari, come noto, a 3000 euro annui. L’esonero è alternativo al taglio del cuneo fiscale e se in alcuni mesi le agevolazioni si sovrappongono ed il datore di lavoro ha già riconosciuto il taglio al cuneo, può restituirlo e riconoscere il nuovo esonero (che è più favorevole).
Per ogni necessità di chiarimenti è possibile rivolgersi agli uffici della sede Territoriale di riferimento.