Reggio Calabria, 28 agosto 2015 – “Alitalia non avrebbe potuto individuare una soluzione peggiore e più penalizzante per la clientela dell’area metropolitana dello Stretto”.
Il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Andrea Cuzzocrea, commenta così la notizia del nuovo operativo del volo che collega l’aeroporto ‘Tito Minniti’ e quello di Milano Linate. “Si tratta dell’unica frequenza quotidiana tra la nostra città e il capoluogo lombardo, una tratta che registra da sempre un elevato numero di passeggeri, un tasso di riempimento degli aeromobili molto alto e dunque una redditività considerevole. Dal punto di vista imprenditoriale, la Reggio-Milano, così come la Reggio-Roma e la Reggio-Torino, si è sempre rivelata un’autentica miniera d’oro per i vettori aerei. Non ammettiamo dunque – dice ancora il presidente di Confindustria – che Alitalia cerchi di aggiungere profitto al profitto e, per ridurre i costi, non autorizzi il pernottamento di un equipaggio in un albergo cittadino e la sosta dell’aereo per la notte sul piazzale dello scalo. I vertici della compagnia della Magliana non devono dimenticare che Alitalia esercita un servizio pubblico e per questa ragione non può pensare di piegare l’operativo, che dovrebbe rispondere alle esigenze della clientela, all’incremento del proprio guadagno”.
Cuzzocrea rincara la dose: “La Reggio-Linate è una tratta che risponde alla fondamentale esigenza di unire la Calabria con un’area in cui sono presenti migliaia di reggini costretti a emigrare. Ma è anche una delle principali tratte di business, con imprenditori, manager e professionisti che spendono ingenti somme per attraversare l’Italia. I costi del trasporto aereo, nell’arco di un anno, finiscono per avere una significativa incidenza sui bilanci delle aziende reggine, soprattutto quelle di dimensioni medio-piccole. Tutto questo sembra rispondere alla logica del ridimensionamento di uno scalo che è di rilevanza nazionale ma che soprattutto può e deve puntare a diventare il punto di riferimento dell’area dello Stretto. E’ mai possibile – dice ancora il presidente di Confindustria – che una delle dieci città metropolitane del Paese non abbia un collegamento di andata e ritorno in giornata verso la capitale finanziaria d’Italia, sede di gran parte delle multinazionali e della Borsa?”. A tutto questo, prosegue il presidente degli industriali, “bisogna aggiungere anche l’assoluta inadeguatezza di una classe politica che, quasi sempre, non riesce in nessun modo a cogliere neppure la sostanza dei problemi del territorio, quando invece occorrono concretezza e competenza. E’ così per il “Tito Minniti” ed è così per il porto di Gioia Tauro. Il nostro auspicio – conclude l’ingegnere Cuzzocrea – è che la Sogas e i rappresentanti degli enti territoriali intervengano pesantemente sui vertici della compagnia aerea per ripristinare l’operativo già esistente per Linate. Altrimenti l’unica soluzione possibile è quella di boicottare Alitalia a beneficio dell’altro vettore che opera sullo scalo di Ravagnese o di portare nuove compagnie che il management della Sogas ha il compito di individuare rapidamente”.