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Unindustria Calabria ad Expo 2015 per valorizzare le produzioni di qualità

Far conoscere il territorio attraverso le proprie vocazioni e le produzioni di qualità. E’ con questo spirito che Unindustria Calabria ha preso parte ad Expo 2015 alla “Settimana del Protagonismo” organizzata dalla Regione Calabria.

Presso il padiglione del Corriere della Sera si è registrato un interessante incontro con il presidente degli industriali calabresi Natale Mazzuca, il presidente della Piccola Industria di Reggio Calabria Ninni Tramontana, i produttori Federica Vinci e Giuseppe De Tursi, sollecitati dal dirigente dell’Assessorato all’Agricoltura Giacomo Giovinazzo.

«Il nostro territorio – ha dichiarato a Milano il presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca – ha risentito della crisi come poche altre regioni, ma ora da parte di tutti, imprenditori, cittadini e pubblica amministrazione, c’è una grande voglia di ripartire. Le potenzialità turistiche inespresse, la nascita di tante piccole start up specializzate soprattutto nelle nuove tecnologie a supporto degli altri settori, la vocazione agroalimentare importante, la presenza di prodotti che hanno tutti i numeri per sbarcare su altri mercati, non solo su quello nazionale, ci fanno ben sperare. In questa direzione -ha aggiunto Mazzuca- si muovono i nostri progetti, come ad esempio la creazione del consorzio per l’export “Kalos”, la rete “Itinerari” che sviluppa percorsi enogastronomici, turistici e religiosi, il consorzio della ristorazione “Assapori”. Si tratta di tutta una serie di attività -ha concluso il presidente di Unindustria Calabria – per far conoscere questa terra e creare sviluppo. Dalla “Settimana del Protagonismo” sono emersi segnali positivi, di apertura e richiesta di coinvolgimento delle organizzazioni e della società civile che la Regione Calabria ha saputo cogliere. Da queste sinergie importanti potranno prendere forma e consolidarsi altre iniziative strategiche».

Nel corso del suo intervento, Ninni Tramontana, presidente della Piccola Industria di Confindustria Reggio Calabria, ha analizzato la condizione del settore agroalimentare della nostra regione. «L’Agroalimentare – ha spiegato Tramontana – è diventato, nel tempo, uno dei settori strategici per l’economia della Calabria. Dopo il cambio generazionale, si assiste ad un nuovo modo di fare impresa. I giovani imprenditori hanno adottato innovativi metodi di gestione, avviando così un vero e proprio processo di crescita e di sviluppo. L’investimento di maggiori risorse, unito all’ottimizzazione del processo produttivo e all’attuazione delle giuste strategie di comunicazione e di marketing, ha generato un circuito virtuoso che ha permesso ad alcune realtà economiche calabresi di raggiungere buoni risultati competitivi. Anche l’export, però, gioca un ruolo fondamentale nella crescita economica delle piccole e medie imprese regionali. Pur in uno scenario economico non facile, le aziende calabresi, proprio per le tipicità che offrono, riescono a mantenere una buona tendenza sui mercati internazionali. Occorre, però, investire maggiormente nella promozione commerciale e turistica per rendere più competitive le aziende calabresi all’estero. E, di fatto, l’industria dell’agroalimentare – ha concluso Tramontana – può contare su notevoli margini di sviluppo e su un livello crescente di internazionalizzazione».

Federica Vinci e Giuseppe De Tursi hanno sottolineato come “aumentare la competitività del settore agroalimentare calabrese, rafforzando la promozione e la visibilità delle produzioni del territorio regionale sul mercato nazionale ed internazionale presso i consumatori e gli operatori commerciali in Italia e all’estero, può contribuire ad affermare un’identità riconoscibile delle produzioni tipiche e creare valore aggiunto per tutti”.

Per il dirigente della Regione calabrese Giacomo Giovinazzo «in un Expo che ha al centro il tema dell’alimentazione, la Calabria ha inteso fornire un contributo non folcloristico, ma di un brand da diffondere, capace di dare opportunità di lavoro ai giovani e di proteggere i prodotti ‘made in Calabria’».

L’incontro è terminato con una degustazione di prodotti delle aziende Attinà e Forti di Villa San Giovanni (RC), Campoverde di Castrovillari (CS), Azienda Agricola De Tursi Giuseppe e Società Agricola Roberto Ceraudo di Strongoli (KR), Borgo dei Vinci di Sant’Onofrio (VV), Calabria Produce e Mancini Daniela di Amaroni (CZ), Cantine Viola di Saracena (CS), Luccisano di Cittanova (RC), Oleificio Industriale di Giuseppe Capogreco di Locri ed Azienda Vitivinicola Tramontana di Gallico (RC), Panificio Colacchio di San Costantino C. (VV) e Saor di Gioiosa Jonica (RC).

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