L’INPS ha fornito indicazioni circa l’impianto normativo che regola le sanzioni in caso di mancate trasmissioni, trasmissioni tardive o contenenti informazioni non veritiere del flusso Uniemens.
Trasmettere in ritardo il flusso Uniemens ovvero non inviarlo oppure inserirvi informazioni non rispondenti al vero può configurare anche ipotesi di evasione contributiva e non solo di omissione e perciò l’INPS ne ha voluto chiarire i confini evidenziandone le negatività per le aziende.
Le aziende hanno la possibilità di dimostrare l’assenza di volontà frausolenta e/o limitare i danni rispettando i termini per un cosiddetto “ravvedimento” successivo in assenza di determinate circostanze.
Per tutti gli approfondimenti e le necessarie assistenze nei rapporti con gli Enti Previdenziali è possibile rivolgersi agli uffici della sede Territoriale di riferimento.