Saranno assegnati di fatto con 21 click day regionali i 100 milioni dello Sblocca Italia per i nuovi progetti del Piano 6mila Campanili (piccole opere nei Comuni sotto i 5mila abitanti).
E’ operativo il cosiddetto decreto Lupi che approva la convenzione firmata con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, in cui troviamo le “regole d’ingaggio” per assegnare i 100 milioni per nuovi progetti “6mila campanili”.
Ecco i principali punti:
1) Confermato il meccanismo del click day: si fissano requisiti da rispettare, poi chi prima arriva con l’invio delle Pec certificate – a partire da un’ora x – ottiene il finanziamento.
2) Graduatorie regionali. A differenza della prima selezione 2013, quella in base al Decreto Fare, che fu su base nazionale (100 milioni di euro e un unico click day), ora l’accordo Anci-Mit ripartisce con una tabella i fondi regione per regione (e province autonome), e istituisce un indirizzo di posta elettronica certificata (Pec) per ogni regione, in modo che le graduatorie (in base all’ordine di presentazione) si facciano regione per regione sul plafond disponibile.
3) Click day il 13 maggio dalle ore 9.00. L’invio delle domande può cominciare dal quindicesimo giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta, alle ore 9.00. La data del 13 maggio è confermata dal Ministero.
4) Tipologia di opere. In base al Dl Sblocca Italia, gli interventi proposti devono rientrare in una delle tre seguenti tipologie:
- qualificazione e manutenzione del territorio, mediante recupero e riqualificazione di volumetrie esistenti e di aree dismesse, nonché riduzione del rischio idrogeologico;
- riqualificazione e incremento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico, nonché realizzazione di impianti di produzione e distribuzione di energia da fonti rinnovabili;
- messa in sicurezza degli edifici pubblici, con particolare riferimento a quelli scolastici, strutture socio-assistenziali di proprietà comunale e strutture di maggiore fruizione pubblica.
5) Scadenze. Il bando di gara o almeno la determina a contrarre da parte del Comune devono essere pubblicati entro il 31 agosto 2015, pena la revoca dei fondi.
6) Entità finanziamento. L’importo del finanziamento richiesto non potrà essere inferiore a 100mila euro e superiore a 400mila euro. Nel caso di importo superiore il Comune interessato dovrà indicare la copertura economica a proprie spese della restante parte con risorse già disponibili e spendibili.
7) Almeno progetto definitivo. L’articolo 4 della convenzione indica tutti gli atti o azioni indispensabili che devono essere contenuti nella richiesta di finanziamento (nomina del Rup, relazione illustrativa, bozza del disciplinare da firmare con il Mit). Da notare in particolare la delibera di approvazione del progetto, che deve essere almeno al livello di definitivo. Dopo l’emersione “automatica” delle graduatorie regionali, in base all’ordine di arrivo delle Pec, il Ministero effettuerà una verifica caso per caso del rispetto di tutti i requisiti di legge e indicati nella convenzione Mit-Anci, escludendo evidentemente le domande prive di anche uno solo di essi.
Per chiarimenti e approfondimenti procedurali è possibile rivolgersi agli uffici dell’Associazione Territoriale di appartenenza.