Il Ministero Sviluppo Economico (Mise) conferma, per le pratiche edilizie in corso, un’applicazione rigorosamente aderente alle norme, con applicazione dei requisiti minimi di progettazione in vigore al momento della richiesta del titolo edilizio e applicazione delle linee guida sull’Attestato di prestazione energetica (Ape) in vigore al momento della produzione dell’attestato stesso.
In sostanza una casa per la quale un costruttore ha chiesto il permesso prima del 1° ottobre 2015 e che sarà terminata nei prossimi 2-3 anni avrà una classificazione energetica in base alle nuove linee guida, dunque più severa. Il che significa che chi ha acquistato una casa garantita in classe “A” dall’impresa potrebbe poi avere la sorpresa di entrare in una casa in classe «B» o «C», perché valutata in base a norme più severe. Unica concessione del Mise è la possibilità di annotare all’interno dell’Ape, la vecchia classe energetica e la vecchia prestazione energetica.
Per ogni ulteriori informazioni e necessità è possibile rivolgersi agli uffici dell’Associazione Territoriale di riferimento.