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L’istituto dell’esclusione della punibilità si può applicare anche nel caso di gestione illecita di rifiuti inerti. Lo ha affermato la Corte di Cassazione con recente sentenza, ribadendo un orientamento ormai consolidato.
In particolare, i giudici sottolineano come l’esclusione della punibilità si possa applicare a qualsiasi tipologia di reato, purché ricorrano le condizioni previste dalla legge relative sia alla pena prescritta sia all’offesa provocata.
Si deve trattare, infatti, di reati:
- per i quali è prevista una pena detentiva non superiore nel massimo a 5 anni, ovvero una pena pecuniaria, anche congiunta alla suddetta pena detentiva,
- caratterizzati da una “particolare tenuità” del fatto,
- raffiguranti una condotta non abituale.
Per quanto riguarda la “particolare tenuità del fatto”, viene anche chiarito che sono tre gli indicatori attraverso i quali è possibile determinarla, ossia le modalità della condotta, l’esiguità del danno o del pericolo e il grado della colpevolezza.