Si rafforza il ruolo delle white list, per garantire l’assegnazione degli appalti a imprese al riparo dalle infiltrazioni mafiose.
D’ora in avanti, chi vorrà ottenere contratti e subappalti nei settori considerati a maggiore rischio di inquinamento da parte della criminalità dovrà risultare iscritto negli elenchi delle prefetture.
L’iscrizione alle white list diventa così vincolante, spazzando via i dubbi sull’obbligo, a causa di una ambigua formulazione inserita nel regolamento del 2013 che ha istituito gli albi delle imprese “pulite”.
Il chiarimento è arrivato con un nuovo decreto che modifica in più punti il vecchio regolamento estendendo il raggio di azione delle white list.
L’iscrizione all’elenco potrà sostituire la documentazione antimafia (comunicazione e informativa) per appalti di qualunque importo e anche di natura diversa dal settore specifico per il quale l’impresa ha richiesto l’iscrizione.