Niente esclusione per il concorrente che dimentica di firmare l’offerta tecnica, se non è in dubbio la titolarità della proposta tecnico-econmica presentata dall’impresa.
Rispondendo a un parere di precontenzioso presentato insieme dalla stazione appaltante e dall’impresa (dunque vincolante per le parti) l’Autorità Anticorruzione chiarisce il comportamento corretto da tenere quando la commissione di gara si trova di fronte a una busta non sottoscritta dall’impresa.
La questione ruota intorno alla mancanza della firma su una delle tre buste (in questo caso la busta «B») presentata da una società interessata a un appalto di ristorazione scolastica. La busta priva di sottoscrizione si trovava all’interno di un plico sigillato e controfirmato sui lembi di chiusura, e che all’interno del plico erano presenti tre buste, anch’esse sigillate e controfirmate sui lembi, contenenti la documentazione e le offerte, fra le quali solamente l’offerta della busta B risultava priva di sottoscrizione».
Si può dunque affermare, conclude l’Autorità, «che l’offerta fosse facilmente riconducibile al medesimo concorrente, essendo posta, unitamente alle altre due buste A e C, nel medesimo plico, idoneamente sigillato».