Via libera del Ministero dell’Interno, esattamente nei termini previsti dalla legge di Bilancio 2019, al decreto che assegna 400 milioni di euro ai piccoli Comuni per realizzare già quest’anno investimenti per la messa in sicurezza di edifici e infrastrutture. Il decreto prevede l’assegnazione immediata delle risorse (competenza e cassa) ai Comuni con popolazione fino a 20mila abitanti.
Il decreto contiene la lista dei Comuni, in tutto 6.136, con le risorse assegnate ed obbliga i comuni beneficiari del contributo a iniziare l’esecuzione dei lavori entro il 15 maggio prossimo.
I contributi sono assegnati per investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale. La legge parla di «lavori e manutenzione straordinaria».
Ai fini del decreto non c’è stata nessuna selezione di progetti. I fondi sono stati assegnati – come previsto dalla legge – semplicemente in base alle dimensione dei Comuni:
- 40mila euro a ciascun Comune con meno di 2.000 abitanti;
- 50mila euro a ciascun Comune con popolazione tra 2.000 e 5.000 abitanti;
- 70mila euro a ciascun Comune con popolazione tra 5.001 e 10.000 abitanti;
- 100mila euro a ciascun Comune con popolazione tra 10.001 e 20.000 abitanti.
La legge di Bilancio, per il solo 2019, consente per lavori da 40mila a 150mila euro l’utilizzo di procedura negoziata senza bando con invito di sole tre imprese e senza altra prescrizione (indagini di mercato o liste). Nel decreto non è prevista alcuna verifica sui requisiti delle opere. Vale quanto indicato dalla legge: devono essere «investimenti per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale», ma non ci sono meccanismi di verifica.
E’ disposta la revoca parziale o totale dei contributi previsti:
- nel caso di mancato rispetto del termine del 15 maggio 2019 per l’inizio dell’esecuzione dei lavori;
- o nel caso di parziale utilizzo del contributo medesimo.
E’ prevista l’assegnazione delle somme revocate, a favore dei comuni che hanno iniziato l’esecuzione dei lavori in data antecedente alla scadenza del 15 maggio 2019, dando priorità ai comuni con data di inizio esecuzione lavori meno recente e non oggetto di recupero.
I comuni beneficiari dei contributi revocati sono tenuti ad iniziare l’esecuzione dei lavori entro il 15 ottobre 2019.