Il Consiglio di Stato ribadisce la linea dura sull’obbligo di gara per l’assegnazione dei lavori di urbanizzazione eseguiti a scomputo degli oneri dovuti dalle imprese titolari di un permesso di costruire.
Per i giudici di Palazzo Spada, per utilizzare la deroga prevista dal Testo unico edilizia che consente di bypassare la gara pubblica è necessario che l’importo dei lavori di urbanizzazione – considerati alla stregua di un’opera unitaria a prescindere da ogni eventuale suddivisione- sia sempre inferiore alle soglie Ue di 5,5 milioni.
Senza possibilità di frazionare gli interventi per tipologia o lotti. La precisazione è contenuta nel parere che il Consiglio di Stato ha recentemente rilasciato in relazione all’aggiornamento delle linee guida Anac sugli appalti sottosoglia. Infine, i giudici danno l’ok all’innalzamento della soglia (da mille a cinquemila euro) al di sotto della quale è possibile derogare al principio di rotazione degli appalti, dandone una sintetica motivazione nella delibera a contrarre.