Selezionare i tre concorrenti da invitare alla procedura negoziata per la realizzazione di un impianto di illuminazione sulla base dell’orine di arrivo delle domande di partecipazione.
E’ l’idea che è venuta all’Istituto nazionale di astrofisica per scremare le candidature in caso di una risposta “sovrabbondante” da parte del mercato. Peccato che il metodo usato per accelerare al massimo l’assegnazione del contratto non sia piaciuto all’Anticorruzione che, chiamata in causa da un’impresa, ha bocciato la scelta della stazione appaltante.
Per l’Anac stabilire una graduatoria di ammissione in base all’ordine di arrivo delle manifestazioni di interesse è illegittimo perché non garantisce trasparenza e par condicio. Al massimo, ricorda l’Autorità in un parere di precontenzioso appena pubblicato, per raggiungere lo stesso obiettivo si può talvolta ricorrere al sorteggio. Mentre il criterio di selezione basato «sulla tempestività della domanda, non è in grado di garantire la medesima casualità del sorteggio e di neutralizzare il possibile rischio di asimmetrie informative tra i potenziali concorrenti». Per questo non è ammesso.
Bocciata anche la scelta di richiedere ulteriori requisiti di partecipazione oltre alla qualificazione Soa per un appalto sottosoglia.