Controllare la mail anche quando si è all’estero è un imperativo per chi partecipa a una gara d’appalto pubblica. Il rischio è di vedersi escludere dalla competizione per aver scavalcato un termine imposto dalla stazione appaltante. Come è accaduto a un’impresa per la mancata risposta alla richiesta di rinnovare l’offerta e il deposito della cauzione scaduta visto il protrarsi della gara oltre i 180 giorni di impegno previsti dal bando.
Chiamata a dare una valutazione l’Anac, con un parere di precontenzioso, ha dato ragione alla stazione appaltante, ritenendo ragionevole il tempo concesso per adeguarsi (10 giorni) anche alla luce del fatto che «cinque delle sette imprese ammesse hanno tempestivamente adempiuto alla richiesta», mentre l’impresa esclusa ha risposto all’invito «a distanza di più di venti giorni dalla scadenza dei termini assegnati».