Home News tematicheEdilizia e territorio Progetti in zona sismica, ok in 30 giorni con silenzio-assenso «certificato»

Ancora un tentativo di accelerare la realizzazione dei progetti in zona sismica, locuzione che individua gran parte del territorio italiano (4.613 comuni, che coprono il 72% della superficie).

Il D.L. Semplificazioni interviene con una serie di misure mirate a tagliare i tempi di reazione degli uffici e soprattutto a evitare che una mancata risposta finisca per paralizzare i progetti, recintandoli nella “sala d’attesa delle autorizzazioni” senza altra via d’uscita.

La prima novità è il dimezzamento dei tempi entro i quali l’ufficio tecnico regionale deve esprimersi sul progetto.

La vecchia versione presente nel del Testo unico edilizia prevedeva che la risposta dovesse arrivare in 60 giorni.

Dal 16 settembre, giorno di entrata in vigore del decreto Semplificazioni quel termine è stato ridotto a 30 giorni. Più che il termine dimezzato, però, conta di più l’altra novità prevista dal decreto per far sì che la velocizzazione dei permessi sia effettiva, senza essere semplicemente affidata alla “buona volontà” dei funzionari degli uffici tecnici regionali.

La norma non lascia più scadere il termine senza conseguenze, come accadeva prima. Trascorsi i 30 giorni previsti per ottenere l’autorizzazione scatta il silenzio-assenso.

Con una novità determinante per trasformare quel silenzio in una reale approvazione dell’intervento. Trascorsi i termini ridotti, il richiedente potrà, infatti, rivolgersi allo Sportello unico edilizia e farsi rilasciare, anche in via telematica, un’attestazione della formazione del silenzio-assenso sul progetto. Quasi un’autorizzazione espressa. In assenza di richieste di integrazione dei documenti o di formalizzazione di un diniego, il rilascio di questa attestazione deve avvenire entro 15 giorni dalla richiesta.

Per arginare gli eventuali rischi di un mancato check preventivo, la norma prevede anche che i progetti autorizzati con la formula del silenzio assenso acquisiscano priorità nei controlli a campione dei cantieri.

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