Il super sismabonus del 110% può essere fruito in relazione a interventi di riduzione del rischio sismico, anche di riparazione o locali, che non comportino la riduzione di alcuna classe e sempreché non riducano le condizioni di sicurezza preesistenti. Lo ha messo nero su bianco, sposando la logica conseguenza del dettato normativo, il Consiglio superiore dei lavori pubblici (Cslp), con le risposte ad alcuni quesiti provenienti dall’Ance.
In particolare, il Cslp ha confermato come che gli «interventi di riparazione o locali» sono conformi al Super Sismabonus del 110%. Si tratta, nello specifico, di interventi volti a: ripristinare le caratteristiche iniziali di elementi o parti danneggiate; migliorare le caratteristiche di resistenza e/o di duttilità di elementi o parti, anche non danneggiati; impedire meccanismi di collasso locale.