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Per la sanatoria di un intervento realizzato su un’unità abitativa all’interno di un condomino, il Comune non può chiedere al proprietario di fornire la prova del consenso da parte dell’assemblea condominiale.
Lo ha chiarito il Tar Piemonte con recente sentenza, in quanto il Comune non è legittimato ad interferire nei rapporti che legano il proprietario rispetto agli altri condomini e deve limitarsi a verificare la conformità edilizia dell’intervento ed, inoltre, rientra nella facoltà del singolo condomino eseguire opere, senza lesione dei diritti degli altri condomini, che, ancorché incidano su parti comuni dell’edificio, siano strettamente pertinenti alla sua unità immobiliare.