Con la conversione, da parte del Senato, del disegno di legge già DL aiuti-bis, è stato approvato un emendamento che interviene sulla circolazione dei crediti fiscali sorti a seguito di interventi edilizi.
La norma è stata richiesta con forza dall’Ance, per sanare gli effetti gravissimi delle modifiche, molto restrittive, sulla circolazione dei crediti edilizi, che hanno, di fatto, determinato il blocco delle cessioni e messo in crisi decine di migliaia di imprese di costruzioni, spinte in una pericolosissima crisi finanziaria.
Si ricorda, infatti, che la responsabilità solidale, così come introdotta, colpiva tutti i possibili acquirenti, ritenendoli responsabili, al pari del cedente, di qualsiasi problema che avesse portato alla decadenza del credito stesso. Questo ha comportato il blocco del sistema delle cessioni dei crediti, in quanto le banche, non trovando potenziali acquirenti, hanno smesso di monetizzare quelli vantati dalle imprese (anche di quelle imprese che avevano dei contratti di cessione già sottoscritti).
La correzione approvata dispone che, ora, gli acquirenti dei crediti potranno essere coinvolti nelle eventuali frodi solo se vi abbiano partecipato dolosamente o con comportamenti di colpa grave. Tale soluzione dovrebbe tranquillizzare le imprese che intendono acquistare crediti già controllati, ad esempio da parte delle banche, rimettendo in moto il meccanismo che permette alle imprese di essere pagate per lavori eseguiti.
Spetta, ora, all’Agenzia delle Entrate rivedere, con urgenza, il contenuto della Circolare 23 di giugno scorso, sui controlli che le banche devono effettuare.