La seconda puntata della nuova stagione di Freedom, programma di Roberto Giacobbo, che andrà in onda venerdì 15 gennaio su Italia1, tornerà ad esplorare la Calabria e farà tappa al Santuario di San Francesco di Paola.
Si tratta della seconda delle quattro puntate dedicate alla scoperta dello straordinario patrimonio storico e ambientale della nostra terra, tra misteri e leggende, realizzate anche grazie al supporto della Sezione sezione Cinema e Spettacolo di Unindustria Calabria.
“Si tratta di importanti opportunità di promozione turistica e crescita del territorio – afferma il Presidente della sezione Cinema e Spettacolo, Giuseppe Citrigno -. Siamo lieti di aver potuto ospitare la troupe di Roberto Giacobbo per la realizzazione di un format televisivo in prima serata di altissima qualità. Un programma che valorizza il patrimonio artistico e culturale nazionale e che offrirà la possibilità al pubblico di scoprire le bellezze dei nostri territori. Questa puntata affronterà la figura di San Francesco da Paola, venerato in tutto il mondo. Abbiamo dato il nostro sostegno in termini di servizi e di strutture ricettive che hanno ospitato la troupe. Un ringraziamento particolare per la preziosa collaborazione ai Padri Minimi del Santuario di San Francesco di Paola. Unindustria-Sezione Cinema e Spettacolo continuerà a supportare le produzioni cinematografiche e televisive che gireranno nella nostra regione – conclude Citrigno – Mi auguro che questa puntata possa stimolare un progetto ambizioso che porto avanti da tempo: la realizzazione di una grande fiction televisiva sulla vita e le opere del nostro San Francesco”.
Le telecamere di Freedom entreranno nel Santuario di Paola per raccontare la storia di questo grande Santo a cui sono stati attribuiti tanti miracoli e addirittura il dono della preveggenza. San Francesco da Paola veniva da una famiglia agiata eppure scelse molto presto una vita fatta di privazioni e di solitudine. È oggi un santo, ma è anche stato un uomo che, nel 1400, quando l’età media di una persona era ben più corta, ha vissuto per oltre 90 anni: le due cose possono essere in qualche modo collegate? Un recente studio scientifico sembrerebbe dimostrare che potrebbero esserlo: la ripetizione costante di alcune preghiere, come ad esempio l’Ave Maria, porterebbe infatti a una regolazione del respiro e a conseguenze positive sulla pressione e sull’ossigenazione del sangue. È possibile che la preghiera e la meditazione possano allungare la vita?
Questo e molto altro a Freedom – Oltre il confine, venerdì 15 gennaio, ore 21.25, Italia 1.