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In Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il cosiddetto decreto “Milleproroghe”.
Tra le principali misure di interesse per il settore dei lavori pubblici si evidenziano:
- la proroga, al 31 dicembre 2021, della possibilità di incrementare l’anticipazione del prezzo contrattuale fino al 30 per cento – rispetto al 20 per cento previsto dal Codice degli appalti – nei limiti e compatibilmente con le risorse annuali stanziate per ogni singolo intervento a disposizione della stazione appaltante;
- la proroga, al 31 dicembre 2021, della possibilità di:
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- affidare le manutenzioni ordinarie e straordinarie – ad eccezione degli interventi che prevedono il rinnovo o la sostituzione di parti strutturali delle opere e di impianti – sulla base di un progetto definitivo, costituito almeno da una relazione generale, dall’elenco prezzi unitari delle lavorazioni previste, dal computo metrico-estimativo e dal piano di sicurezza, con indicazione analitica dei costi della sicurezza non soggetti a ribasso;
- di iniziare i lavori a prescindere dall’avvenuta redazione e approvazione del progetto esecutivo;
- la Proroga delle deroghe al Codice dei contratti pubblici in materia di subappalto
Il decreto ”Sblocca-cantieri, fino al 31 dicembre 2020, ha disposto:
- la sospensione dell’obbligatorietà dell’indicazione della terna di subappaltatori in sede di gara per gli affidamenti di appalti e concessioni pubbliche;
- nonché, coerentemente, la sospensione dell’obbligo delle verifiche in corso di gara anche sul subappaltatore.
Infine, l’innalzamento del limite del subappalto – dal 30, previsto “a regime” dal Codice dei contratti pubblici – al 40 per cento dell’importo complessivo del contratto è invece prorogato fino al 30 giugno 2021.
Con il decreto “Milleproroghe” tali deroghe alla disciplina del subappalto sono state estese per l’anno 2021; conseguentemente la disciplina sul subappalto rimane immutata rispetto a quella applicata nel 2020.