L’Agenzia delle Entrate, in una recente Risoluzione, chiarisce le modalità di recupero dell’IVA versata in split payment per le Stazioni appaltanti pubbliche nell’ipotesi in cui la fideiussione relativa all’anticipazione del prezzo non comprenda l’IVA.
Pur non entrando nel merito circa l’inclusione, o meno, dell’IVA nell’importo della fideiussione, l’Agenzia delle Entrate conferma, di fatto, quanto sostenuto dall’ANCE in merito alla possibilità di commisurare tale garanzia sul solo corrispettivo, con esclusione dell’IVA, fornendo alle Stazioni Appaltanti una soluzione per recuperare l’IVA versata all’Erario in virtù del cosiddetto “split payment”, in caso di escussione della fideiussione di importo pari al solo corrispettivo.
Si ricorda, inoltre, che tenuto conto della proroga dello split payment fino al 30 giugno 2023, resta confermata, a favore delle imprese coinvolte, la disciplina dei rimborsi IVA in via prioritaria, nonché la possibilità di ottenere i rimborsi mediante conto fiscale.
In ogni caso, l’ANCE sta continuando l’azione di contrasto all’operatività del meccanismo per sostenere, in ogni occasione possibile, le ragioni del settore fortemente penalizzato da questo meccanismo.