Il TAR Lazio ha accolto l’istanza cautelare nei confronti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, ritenendo che si possano ravvisare elementi di fondatezza nel ricorso proposto dall’ANCE avverso il D.M. di rilevazione degli aumenti per il 2° semestre 2021. In particolare, non risulta che sia stata esperita dall’amministrazione una adeguata istruttoria e valutazione critica dei dati trasmessi dagli enti rilevatori, soprattutto nella parte in cui gli stessi evidenziano risultati significativamente differenti tra di loro e notevoli scostamenti percentuali. Questi, infatti, vanno dal 20% a oltre il 40%, laddove le Linee Guida per la rilevazione sui prezzi dei materiali da costruzione prescrivono la necessità di evitare differenze anomale tra le varie fonti.
Pertanto, il TAR ha ordinato al Ministero di rideterminarsi entro 30 giorni, previa motivata relazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici in ordine alla congruità dei dati rilevati nonché alla coerenza dei risultati trasfusi nel decreto impugnato, con riferimento alle categorie di materiali oggetto delle contestazioni dell’ANCE.
La discussione del merito è stata fissata al 21 dicembre 2022.
Nel frattempo per ogni chiarimento e necessità è possibile rivolgersi alle vostre Associazioni Territoriali di riferimento.