Home News tematicheEdilizia e territorio Appalti centralizzati, Cantone boccia l’Asmel: illegittime le gare gestite per conto di 450 comuni

Appalti centralizzati, Cantone boccia l’Asmel: illegittime le gare gestite per conto di 450 comuni

di admin

Doccia fredda di Cantone sull’Asmel, società consortile nata per aggregare gli appalti dei comuni, in risposta ai nuovi obblighi sulla centralizzazione degli appalti.

Per il presidente dell’Autorità Anticorruzione, che ha anche il compito di censire le stazioni appaltanti e tenere l’albo dei soggetti aggregatori, la società non ha i requisiti per svolgere questa funzione. Lo stabilisce una recente delibera, appena diffusa dall’Authority.

Il provvedimento nasce dagli esposti promossi da alcune associazioni, tra cui l’Ance. Per Cantone la società non ha i requisiti per svolgere il ruolo di centrale di committenza degli enti locali e neppure «può essere inclusa tra i soggetti aggregatori», introdotti con l’obiettivo di qualificare e ridurre la spesa degli enti locali.

La società, scrive Cantone, «non può considerarsi legittimata ad espletare attività di intermediazione negli acquisti pubblici, peraltro senza alcun limite territoriale definito». Con la conseguenza che tutte le gare promosse da Asmel sono da considerare illegittime («prive del presupposto di legittimazione»).

In estrema sintesi sono due le obiezioni, confortate anche da un parere dell’Avvocatura dello Stato. La prima riguarda la presenza «seppur indiretta di società private nella compagine consortile». La seconda riguarda l’operatività non circoscritta ad un preciso ambito territoriale, ma «sostanzialmente illimitata», in quanto «lo stesso statuto ammette adesioni successive di enti collocati su tutto il territorio nazionale».

Mentre, ricorda l’Autorità «la ratio della normativa in esame è rimasta quella di “centralizzare” attraverso forme di aggregazione in ambito territorialmente circoscritto e definito, per consentire anche la condivisione delle risorse umane e strumentali degli Enti interessati, la razionalizzazione dei centri di spesa, la riduzione dei costi di gestione e il conseguente risparmio di risorse pubbliche».

Per ogni chiarimento ed approfondimenti è possibile rivolgersi agli uffici dell’Associazione Territoriale di riferimento.

Articoli correlati

 Copyright 2016-2024 All Rights Reserved Unindustria Calabria - C.F.: 97081270791