La normativa antimafia prevede un periodo transitorio non superiore a dodici mesi dall’entrata in vigore del decreto legge 90/2014, in cui le amministrazioni appaltanti possono procedere all’affidamento dei contratti o all’autorizzazione dei subcontratti previo accertamento dell’avvenuta presentazione della domanda di iscrizione nelle “white list” (salvo la rescissione del contratto o la revoca dell’autorizzazione in caso di sopravvenuto diniego di iscrizione) obbligatoria per le imprese operanti nei settori a più alto rischio di infiltrazione mafiosa.
Tale periodo transitorio è terminato il 24 giugno 2015, con la conseguenza che, a partire dal giorno successivo le imprese ancora in attesa di iscrizione non possono più stipulare contratti o ottenere autorizzazioni al subappalto.
Sussistono tuttora molte difficoltà da parte delle Prefetture ad evadere le domande di iscrizione nei tempi previsti, anche in considerazione della necessaria complessità del procedimento di indagine diretto ad accertare l’inesistenza del tentativo di infiltrazione mafiosa che consente l’iscrizione negli elenchi. Ciò anche perché non è ancora divenuta realmente operativa la Banca Dati Unica prevista dal codice delle leggi antimafia.
Il sistema ANCE è pertanto intervenuto presso il Governo affinchè promuova un intervento del legislatore diretto a prorogare il periodo transitorio.
Per ogni approfondimento e per le novità in merito è possibile rivolgersi agli uffici dell’Associazione Territoriale di appartenenza.