E’ stata approvata in via definitiva dal Senato la norma della legge europea che prova ad accorciare i tempi di pagamento negli appalti pubblici.
La nuova versione dell’articolo introduce alcune novità sia per i pagamenti in acconto (i Sal durante l’esecuzione dei lavori) che sul saldo finale (dopo il collaudo), concentrandosi sull’emissione del certificato di pagamento, il documento che consente alle imprese di emettere fattura e certificare il credito maturato a fini bancari.
Le norme attuali stabiliscono in 30 giorni il tempo limite per l’emissione dei certificati di pagamento da parte del responsabile del procedimento (Rup) sulla base del Sal rilasciato dal direttore dei lavori. Questo significa che, già nella fase iniziale del processo di pagamento, un costruttore deve attendere un mese prima di poter emettere una fattura che nel migliore dei casi verrà saldata diversi mesi dopo.
Con la modifica al codice contenuta nella Legge europea viene stabilita la regola generale dell’emissione contestuale «rispetto all’emissione di ogni stato di avanzamento dei lavori», introducendo come limite massimo «un termine non superiore a sette giorni» contro gli attuali trenta.