Home NewsDalle imprese Coronavirus, è di Santa Cristina d’Aspromonte la prima azienda calabrese a riconvertire i processi produttivi

Coronavirus, è di Santa Cristina d’Aspromonte la prima azienda calabrese a riconvertire i processi produttivi

di admin

In piena emergenza Coronavirus, con la paralisi quasi totale del sistema economico e produttivo, arriva da Reggio Calabria un’importante testimonianza in controtendenza. E’ quella offerta dal modello imprenditoriale della Atlantis S.r.l., azienda associata a Confindustria Reggio Calabria e leader nella progettazione, fabbricazione e commercializzazione di dispositivi di protezione individuali per la navigazione civile e militare.

“La testimonianza di Atlantis è motivo d’orgoglio per il nostro territorio e per tutto il sistema di Unindustria Calabria”, commenta con soddisfazione il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Domenico Vecchio. “E’ la conferma che questa terra a dispetto di innumerevoli difficoltà, riesce a esprimere autentiche eccellenze. Per questo ribadiamo ancora una volta la necessità di misure straordinarie, per fronteggiare le ricadute di questo momento così critico che, a queste latitudini, possono avere conseguenze catastrofiche”.

Per Atlantis, realtà imprenditoriale situata a Santa Cristina d’Aspromonte, nel cuore della provincia reggina, l’attuale scenario di crisi ha rappresentato l’occasione per affrontare una sfida molto importante, non solo dal punto di vista imprenditoriale. A Spiegarlo è Antonio Violi, General Manager di Atlantis S.r.l.: “Siamo la prima realtà industriale in Calabria ad aver effettuato la riconversione dei processi produttivi per far fronte all’emergenza Covid-19. Un contesto per noi del tutto inaspettato ma che non ci ha trovato impreparati. In questa fase di stallo per gran parte dei circuiti economici e produttivi, abbiamo ritenuto opportuno mettere a disposizione della collettività e degli enti impegnati in questa difficile battaglia, il nostro know-how e la nostra esperienza. Lo abbiamo fatto – spiega Violi – nella piena consapevolezza di dare continuità alla nostra mission aziendale di sempre, ovvero salvare vite umane. Abbiamo dunque avviato una nuova linea di produzione di mascherine dotate di tutte le caratteristiche idonee al contenimento del rischio contagio per cittadini e operatori della sanità. Per fare ciò, ci siamo dovuti da subito adeguare rigidamente alle disposizioni normative vigenti e avviare la progettazione del dispositivo di sicurezza secondo il sistema qualità aziendale certificato, che poi è lo standard di sempre per Atlantis, unito ad una filiera di qualità dei materiali utilizzati. In questo momento – sottolinea il General Manager di Atlantis – abbiamo raggiunto una capacità produttiva pari a circa 1000 dispositivi giornalieri. Ma stiamo già guardando oltre e non a caso abbiamo investito in nuove dotazioni tecnologiche e macchinari altamente sofisticati per implementare e aumentare tale produzione. Come per i dispositivi di protezione individuali navali, anche nel caso delle mascherine nulla può essere lasciato all’improvvisazione. Per questo crediamo che la nuova sfida – conclude Violi – non sia solo imprenditoriale ma anche di responsabilità sociale e di supporto al nostro territorio e all’intero sistema Paese, specie in questo delicato momento storico. La nostra azienda vuole fare la propria parte, nella speranza che insieme si possa uscire presto da questa emergenza”.

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