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Galiano: il “Decreto Salva Casa” va nella direzione della semplificazione, ma serve una nuova disciplina urbanistica

Il tema del “Decreto Salva Casa” è stato al centro di un approfondimento nel corso di un seminario organizzato dal Collegio dei Geometri di Cosenza presieduto da Giuseppe Arlia. Al Villa Fabiano Palace Hotel di Rende ne hanno approfondito gli aspetti tecnici e giuridici esperti del settore, tra cui il presidente di Ance Cosenza Giuseppe Galiano.

“Il Decreto Salva Casa – ha sottolineato il numero uno dei costruttori della provincia – è un provvedimento che, per la prima volta, tenta di affrontare in modo sistematico alcune problematiche che in passato avevano trovato delle soluzioni straordinarie e temporanee. Non genera chissà quale lavoro per le imprese di costruzioni, ma come categoria lo abbiamo accolto con favore perché va nella direzione della semplificazione. Occorre, finalmente, cominciare a discutere di come rendere la nostra Italia moderna, dal punto di vista delle regole urbanistiche ed edilizie”.

Nei fatti si tratta di un decreto che sana piccoli abusi. “Se condonasse o sanasse un intero condominio abusivo – ha continuato Giuseppe Galiano – ANCE sarebbe stata fortemente contraria al provvedimento, perché si sarebbe legittimata una concorrenza sleale, che il sistema associativo dei costruttori combatte da sempre. Pertanto gridare al condono nel momento in cui si sanano delle piccole difformità all’interno di appartamenti privati sembra eccessivo. Con la legge possono essere finalmente superate situazioni in stallo da decenni, pur irrilevanti ma non risolvibili nel contesto normativo vigente. Si pensi ad esempio agli edifici costruiti prima della legge Bucalossi, alle piccole difformità costruttive e di rappresentazione, a variazioni all’interno degli alloggi e ad altre varianti non incidenti sulla collettività”.

La legge presenta una modifica puntuale di alcuni articoli del vigente Testo Unico dell’edilizia, affrontando solo parzialmente la necessità di una riforma integrale dell’impianto normativo edilizio. “A tal proposito – ha ribadito il presidente Galiano – il sistema associativo ANCE afferma la necessità non più differibile di riformare il testo nella sua interezza ed organicità. Non si parla di una semplice revisione ma di una nuova integrale elaborazione di un codice maggiormente rispondente alle esigenze di semplificazione e razionalizzazione correlate ad una nuova normativa urbanistica che si rende necessaria per supportare e facilitare la crescita ed un futuro sostenibile per il nostro Paese, secondo le nuove esigenze di rigenerazione urbana, di riduzione del consumo di suolo, di “costruire sul costruito”.

In conclusione il presidente Galiano ha affermato che “la nuova frontiera del processo di governo del territorio è la rigenerazione urbana e la limitazione del consumo di suolo, che presuppongono nuovi strumenti e nuova disciplina urbanistica che favorisca l’inclusione sociale e la qualità ambientale e che sia adeguata ad affrontare le sfide della transizione ecologica. Noi di ANCE siamo pronti a fare la nostra parte, confermando la nostra disponibilità ad un dialogo e ad una costante collaborazione con il Legislatore per la definizione del nuovo quadro normativo”.

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