Si informa che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha formulato alcuni quesiti alla Commissione Europea relativamente alla classificazione di sfalci e potature da manutenzione del verde pubblico e privato e sui conseguenti possibili utilizzi. In particolare, il MASE ha chiesto se, in base alla disciplina europea, i residui derivanti dalla manutenzione del verde pubblico e privato:
- possono essere esclusi dalla disciplina dei rifiuti e a quali condizioni;
- possono essere qualificati come sottoprodotto, qualora ricadano nelle condizioni di cui alla Direttiva 2008/98/CE, art. 5, considerando l’attività di manutenzione come parte integrante di un processo di produzione;
- possono essere qualificati come sottoprodotto se destinati alla produzione di compost o biogas.
In tutti e tre i casi la Commissione Europea, riscontrando con dettagliate argomentazioni, afferma che non si possono escludere dalla disciplina dei rifiuti queste tipologie di materiali e pertanto sono soggetti agli obblighi della Direttiva 2008/89/CE.
Con specifico riferimento all’ultimo quesito e alla relativa risposta della CE, si osserva che nel DM 264/2006, «potature, ramaglie e residui dalla manutenzione del verde pubblico e privato» sono censiti come sottoprodotti intesi come biomasse residuali per la produzione di biogas in impianti energetici e come sottoprodotti per la produzione di energia mediante combustione. Tale disposizione, comunque, nonostante la risposta della CE, è in vigore, al momento, nell’ordinamento italiano.
Per ogni indicazione al riguardo gli uffici della sede Territoriale di riferimento sono a disposizione.